La mattonella di Caravaggio

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La mattonella di Caravaggio
Autore
Dino Falconio
Editore
Cairo
Pubblicazione
09/03/2017
Valutazione
1
Categorie
Duemilaottocentododici mattonelle, tutte uguali, tranne una. Un unico pezzo con la croce ottagonale di San Giovanni, simbolo dei Cavalieri di Malta, fra le migliaia con la rosa dei venti che ricoprono il pavimento del Chiostro maiolicato dell'Oratorio dei Girolamini a Napoli. La vecchia Titina, con le mani deformate dall'artrosi, pulisce tutti i giorni quel prezioso pavimento e solo lei conosce l'enigma di quell'unica piastrella diversa. Il messaggio e il suo destinatario. Da due secoli la sua famiglia se lo tramanda e per la donna senza figli è giunto il momento di passare il testimone a qualcun altro. Una vicenda che deve rimanere segreta si interseca con la vita di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, esule nella Napoli spagnola fra l'ottobre del 1606 e il giugno del 1607, per sfuggire alla condanna a morte in seguito all'uccisione di Ranuccio Tomassoni. Un anno di vita rocambolesca di un'anima tormentata che nella città partenopea, sospesa tra mito e realtà, realizza opere immortali con le facce e i corpi di quell'umanità dolente che divide con lui i vicoli più malfamati dei Quartieri Spagnoli. Santi, madonne e angeli con il volto del popolo. Col passo avvincente del romanziere, Dino Falconio ricostruisce la vicenda umana e artistica del celebre pittore lombardo come il chiaroscuro vivente dei suoi quadri: pio ed eretico, violento e sensibile, gaudente e penitente, omosessuale e donnaiolo, maschio e femmina, folle e savio, coraggioso e spaventato. Le luci si insinuano tra le ombre, come nei capolavori che hanno consacrato Caravaggio all'eternità.

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La vecchia Titina, guardiana del Chiostro del Girolamini, da sempre impegnata nel pulire quel bel pavimento maiolicato, oggi si è accorta di una stranezza. Ci sono ben duemilaottocentododici mattonelle tutte uguali, tranne una. Impossibile che abbia sbagliato, sia nel numero sia nel rilevare quel particolare singolare, anche perché fu già suo padre a tramandarle quel piccolo Leggi tutta la recensione

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