Ci sono io: Un adulto, un bambino. E un viaggio. Oppure un rapimento?

Un adulto e un bambino di sei anni. L’adulto è un uomo alla resa dei conti con la propria vita e le incertezze sentimentali di un’omosessualità consapevole. È anche volontario, nel tempo libero, in una casa-famiglia di cui il bambino è uno degli “inquilini” in attesa di adozione. Insieme affrontano un viaggio di due giorni che prende l’aspetto di una fuga, se non di un rapimento. Li unisce l’intesa che può esservi soltanto tra un padre e un figlio. Il romanzo invita a una riflessione sul tema dell’infanzia, sulle comunità di accoglienza, sul rapporto tra genitori biologici e/o affidatari e adottivi. E su cosa sia l’amore, quando esso è negato ai bambini che spesso pagano per le colpe dei padri. Il romanzo dà anche voce ai minori che non hanno la forza di affrontare la palude burocratica nelle cui maglie si inceppa il loro diritto all’infanzia. Una corsa contro il tempo, un viaggio tra passato e presente, mentre la complicità, le risate, i dialoghi tra un non-padre e un non-figlio si intrecciano fino a un inatteso epilogo. Una lettura capace di emozionare.

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