La nostalgia degli altri

Lizzie è volubile, egoista e piena di fascino, una dittatrice nata, circondata da una fama temeraria fin dall’adolescenza a Trieste. Adrian è timido, maldestro, incapace di fare una mossa audace, eppure animato da desideri pericolosi. Lavorano all’“acquario”, una società d’intrattenimento digitale che inventa giochi e mondi immaginari. Lizzie nel reparto Immaginatori, Adrian nel reparto dove si elaborano i numeri e “si trasformano sentimenti e sogni in 0 e 1”. Il loro incontro non potrebbe essere più improbabile, eppure si innamorano.
Non si frequentano, ma ogni notte si scrivono. E quanto più i corpi si sottraggono e il contatto virtuale dilaga, tanto più cresce il loro innamoramento. Fatto solo di parole – “perché Adrian scrive, eccome se scrive. Un milione di parole che volano nell’etere, scrive senza corpo, senza paura, senza fermarsi, come in un twist, e balla Adrian, sa ballare il twist e sa farlo ballare, lassù nella nuvola dove non tocchi nessuno”.
Ma chi è davvero Adrian? Un amante dedito o un tiranno crudele? Una persona in carne e ossa o un fake da social network? E soprattutto cosa sa Lizzie di lui? Perché non si spaventa quando inizia ad accorgersi che nella biografia di Adrian niente combacia?
A raccontare è un narratore fin troppo compromesso, amico di entrambi, che non ha capito niente o forse ha capito tutto. In una Milano vivida, nei suoi tic, le terrazze, gli arrampicatori, l’alcol e le droghe, le notti, i posti di lavoro che diventano posti di vita surrogata, e per contro una Trieste selvaggia da cui si può solo andar via. Adrian e Lizzie diventano pagina dopo pagina personaggi memorabili, immersi fino all’osso e malgrado loro stessi nella storia del loro amore, nello struggimento per tutto quello che non potrà mai essere.
Federica Manzon costruisce un romanzo misterioso e appassionante sull’identità e sulla necessità di nasconderla, sulla “emotività da scampati” e le “regole dell’attrazione”. Un’opera che sente, con rarissima pertinenza, la contemporaneità, che assorbe e metabolizza il meglio della letteratura americana ma che è prima di tutto una storia sulla fatica di capirsi quando ci si ama o si crede di amarsi

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Mangialibri

La nostalgia degli altriMangialibri

Quella di Lizzie e Adrian non è solo una storia di amore e ossessione: “il potere delle storie e la manipolazione” sono i veri protagonisti occulti, che agiscono attraverso i due amanti in un perverso, ingannevole gioco virtuale. Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.