Il vocabolario sentimentale di Roland: (Una storia d’amore a struttura rizomatica)
- Autore
- Martin Charpie
- Pubblicazione
- 08/04/2017
- Categorie
"Il vocabolario sentimentale di Roland" di Martin Charpie (pseudonimo dell’autore), è una storia d’amore e passione che il protagonista rivive attraverso rievocazioni, sogni e fantasie, anche erotiche.
Chi è Roland? Non è facile a dirsi, proprio per la complessità che lo caratterizza.
Bambino prodigio, ex pianista, artista d’avanguardia, scrittore... ora passa gran parte del suo tempo, seduto su una panchina di raffinato design, a contemplare il parco sottostante sia attraverso una comune balconata, sia attraverso le telecamere di servizio collegate ad uno schermo/computer (come lui lo definisce), un sofisticato “femmineo sistema di intelligenza artificiale” che interagisce con lui, sensibile al punto di leggere e intuire i suoi stati d’animo.
Roland è deluso, provato per un suo grande amore sfumato nel nulla; soffre per la sua Elys, tanto amata e desiderata, che lui ha frequentato percorrendo itinerari conoscitivi fra il virtuali e il reale (le chat, le mail, gli incontri, gli sms e le telefonate).
La sua è una delicata storia d’amore che lui vive fra rievocazioni, sogni, fantasie ed incanti miscelati con il suo vissuto concreto e passionale.
L’amata Elys ricorre nelle pagine del libro prendendo consistenza in sinergia con altri pensieri, altri amori, altre riflessioni filosofiche e sentimentali fra passato remoto e passato prossimo, ma solo lei, “la sua Elys”, come Roland teneramente la definisce, rappresenta il suo grande ed eterno amore, solo sfiorato, ma intensamente vissuto e percepito con passione.
Il lettore può addentrarsi liberamente tra le pagine del volume, seguendo un proprio itinerario di lettura, senza necessariamente iniziare dalla prima pagina, ma costruendo il proprio originale percorso narrativo a partire dalle “voci” del dizionario che più lo incuriosiscono, per una personale visione del mondo/vissuto di Roland.
In alcuni tratti l’inusuale uso della punteggiatura è applicato per meglio sottolineare aspe2023tti dello stream of consciouness del protagonista.
Chi è Roland? Non è facile a dirsi, proprio per la complessità che lo caratterizza.
Bambino prodigio, ex pianista, artista d’avanguardia, scrittore... ora passa gran parte del suo tempo, seduto su una panchina di raffinato design, a contemplare il parco sottostante sia attraverso una comune balconata, sia attraverso le telecamere di servizio collegate ad uno schermo/computer (come lui lo definisce), un sofisticato “femmineo sistema di intelligenza artificiale” che interagisce con lui, sensibile al punto di leggere e intuire i suoi stati d’animo.
Roland è deluso, provato per un suo grande amore sfumato nel nulla; soffre per la sua Elys, tanto amata e desiderata, che lui ha frequentato percorrendo itinerari conoscitivi fra il virtuali e il reale (le chat, le mail, gli incontri, gli sms e le telefonate).
La sua è una delicata storia d’amore che lui vive fra rievocazioni, sogni, fantasie ed incanti miscelati con il suo vissuto concreto e passionale.
L’amata Elys ricorre nelle pagine del libro prendendo consistenza in sinergia con altri pensieri, altri amori, altre riflessioni filosofiche e sentimentali fra passato remoto e passato prossimo, ma solo lei, “la sua Elys”, come Roland teneramente la definisce, rappresenta il suo grande ed eterno amore, solo sfiorato, ma intensamente vissuto e percepito con passione.
Il lettore può addentrarsi liberamente tra le pagine del volume, seguendo un proprio itinerario di lettura, senza necessariamente iniziare dalla prima pagina, ma costruendo il proprio originale percorso narrativo a partire dalle “voci” del dizionario che più lo incuriosiscono, per una personale visione del mondo/vissuto di Roland.
In alcuni tratti l’inusuale uso della punteggiatura è applicato per meglio sottolineare aspe2023tti dello stream of consciouness del protagonista.
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