Lucia Rotundo. Frammenti di una storia
- Autore
- Paolo Balmas
- Editore
- Gangemi Editore
- Pubblicazione
- 18/04/2017
- Categorie
[...] è così accaduto che i frammenti della Rotundo abbiano cominciato a mostrarci anche la loro struttura organica, le loro possibili forme di combinazione o di contaminazione con altri elementi ed altre materie e da ultimo la loro flessibilità e disponibilità a trasformarsi in metafore o simboli di eventi più complessi resi comunque possibili proprio dalle loro qualità di base. Ritroviamo così le lastre da cui eravamo partiti rinominate come “cristalli” e sovrapposte a racchiudere piccoli manufatti secondo modalità che richiamano non il reperto naturalistico ma il ricordo di famiglia, o ancora trasformate in contenitori cilindrici aperti verso l'alto simili alle offerte votive tipiche della religiosità contadina e molto altro ancora sempre e comunque nella logica della crescita e della trasformazione che partendo dalle tecniche del quotidiano, allude ad una partecipazione corale ma silenziosa all'affermarsi non tanto di questo o quello stile storico quanto di uno stile di vita tenace, volitivo forse anche per certi versi rinunciatario, ma mai volgare o prevaricatorio. [...]
(Paolo Balmas)
Lucia Rotundo ha messo a segno, così, un suo personale percorso che si muove sul piano del confronto con la storia, con il reperto archeologico e l'interpretazione plastica, scultorea che da esso deriva. Cristalli, bronzi, pietre, ramoscelli ed altri materiali trovano un equilibrio che è compositivo, ma ancor più semantico, con i pezzi in cui si coagula la storia antica del nostro territorio; equilibrio sapiente e calibrato in cui materia e forma si bilanciano racchiudendo in sé l'urgenza dell'istinto e la forza della ragione. L'intervento artistico, il dialogo intrapreso negli spazi del museo di Galeata, si trasforma in un itinerario cognitivo scandito da forme purificate, frammenti preziosi, lucori inaspettati. [...]
(Caterina Mambrini)
(Paolo Balmas)
Lucia Rotundo ha messo a segno, così, un suo personale percorso che si muove sul piano del confronto con la storia, con il reperto archeologico e l'interpretazione plastica, scultorea che da esso deriva. Cristalli, bronzi, pietre, ramoscelli ed altri materiali trovano un equilibrio che è compositivo, ma ancor più semantico, con i pezzi in cui si coagula la storia antica del nostro territorio; equilibrio sapiente e calibrato in cui materia e forma si bilanciano racchiudendo in sé l'urgenza dell'istinto e la forza della ragione. L'intervento artistico, il dialogo intrapreso negli spazi del museo di Galeata, si trasforma in un itinerario cognitivo scandito da forme purificate, frammenti preziosi, lucori inaspettati. [...]
(Caterina Mambrini)
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