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Il Sannio e la Luna: Favola per grandi e piccini
Arturo Gallotta, giovane laureato in lettere ebolitano, si ritrova ad affrontare il suo primo incarico scolastico a Benevento. Confuso e smarrito nel ritrovarsi per la prima volta a vivere da solo fuori sede, si ritrova a passeggiare immalinconito sul lungofiume che porta alla stazione ferroviaria; è lì che si imbatte in un ratto, animale che rifugge e che lo disgusta. Accade però una magia, come possono accaderne soltanto nella città delle streghe: il ratto inizia a parlare, a rivelare tratti umani, ed è così che nasce tra loro un’amicizia genuina, tanto che Arturo deciderà di dare al ratto il nome di Michele, per umanizzarlo ulteriormente. Nel passare dei giorni, le loro discussioni con il fiume Calore sullo sfondo sono notevoli, e tra le tematiche centrali si instaurerà il confronto sulla diversa concezione del tempo dei due esseri, uomo ed animale, e si scopriranno a essere simili in diverse idee, oltre ad abbattere le barriere del pregiudizio reciproche.
Arturo inizierà ad ambientarsi a Benevento, a trasmettere nuove idee ai suoi alunni, fino a quando giungerà il tempo di ritornare a casa, alla fine dell’anno scolastico. Fine che coinciderà con la morte di Michele, il quale, consapevole del termine della sua esistenza, si recherà a salutare Arturo, esortandolo a innestare nei suoi alunni, nei suoi ragazzi, il seme della passione e a disinnescare i germogli del pregiudizio.
“Il Sannio e la Luna” è un breve racconto che nasce con intento favolistico, una favola presumibilmente adatta sia ai piccoli che ai grandi, che pone all’attenzione del lettore, principalmente, due tematiche: la concezione soggettiva del tempo e il superamento di ogni barriera creata dal pregiudizio.
Oltre a ciò, è un omaggio a Benevento e al Sannio, terra di streghe, terra magica, ambientazione ideale per una storia a metà tra il verosimile e la fiaba.
Arturo inizierà ad ambientarsi a Benevento, a trasmettere nuove idee ai suoi alunni, fino a quando giungerà il tempo di ritornare a casa, alla fine dell’anno scolastico. Fine che coinciderà con la morte di Michele, il quale, consapevole del termine della sua esistenza, si recherà a salutare Arturo, esortandolo a innestare nei suoi alunni, nei suoi ragazzi, il seme della passione e a disinnescare i germogli del pregiudizio.
“Il Sannio e la Luna” è un breve racconto che nasce con intento favolistico, una favola presumibilmente adatta sia ai piccoli che ai grandi, che pone all’attenzione del lettore, principalmente, due tematiche: la concezione soggettiva del tempo e il superamento di ogni barriera creata dal pregiudizio.
Oltre a ciò, è un omaggio a Benevento e al Sannio, terra di streghe, terra magica, ambientazione ideale per una storia a metà tra il verosimile e la fiaba.
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