Qismah: Le strade del destino (I Dolmen)
- Autore
- Pierluigi Piludu
- Editore
- Condaghes
- Pubblicazione
- 25/04/2017
- Categorie
Sardegna, autunno 1269. Petru ed Elèni, due giovani di umili origini, conducono una serena esistenza nel villaggio in cui sono nati, in un tempo scandito dal lavoro nei campi e dal susseguirsi delle stagioni. Il loro sogno di unirsi in matrimonio viene però bruscamente interrotto da un tragico destino, che li trascinerà lontano l’uno dall’altra. Nell’inesausto desiderio di ricongiungersi, ognuno di loro affronterà un eroico viaggio che li condurrà, attraverso regni lontani ed esotici, alla scoperta di culture differenti e spesso in conflitto tra loro, a contatto sia con la ricchezza e la nobiltà guerriera, al fianco di sovrani e cavalieri, sia con la povertà e la disperazione senza voce, tra schiavi e mendicanti. Due spiriti indomabili, due vite che si inseguono senza sosta, in un’incalzante sequenza di eventi che si intreccia passo dopo passo con le più importanti vicende storiche di un’epoca intessuta di luci e ombre.
Amore e fedeltà, onore e gloria, morte e rinascita, in un Medioevo ad ampio respiro tra il XIII e il XIV secolo.
Tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento la Sardegna si trova al centro di una serie di vicende storiche di fondamentale importanza, tanto per il destino dell’Isola quanto per la più ampia realtà storica coeva: la fine del regno giudicale di Calari e la distruzione della sua capitale Santa Igia; la fine dei due regni giudicali di Torres e di Gallura; l’arrivo nell’isola di Luigi IX, il Santo, diretto in Terrasanta con un forte esercito per la sua seconda Crociata; la creazione del Regnum Sardiniae et Corsicae da parte di papa Bonifacio VIII e l’infeudazione delle due isole al re d’Aragona; l’inizio dell’occupazione da parte dei catalano-aragonesi e la conquista di Villa di Chiesa e Castel di Castro ai danni della Repubblica marinara di Pisa, che vantava nell’Isola fortissimi interessi e possedimenti. Un’epoca affascinante e complessa, indispensabile per comprendere la Storia dei Sardi e della Sardegna, di ieri e di oggi.
Amore e fedeltà, onore e gloria, morte e rinascita, in un Medioevo ad ampio respiro tra il XIII e il XIV secolo.
Tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento la Sardegna si trova al centro di una serie di vicende storiche di fondamentale importanza, tanto per il destino dell’Isola quanto per la più ampia realtà storica coeva: la fine del regno giudicale di Calari e la distruzione della sua capitale Santa Igia; la fine dei due regni giudicali di Torres e di Gallura; l’arrivo nell’isola di Luigi IX, il Santo, diretto in Terrasanta con un forte esercito per la sua seconda Crociata; la creazione del Regnum Sardiniae et Corsicae da parte di papa Bonifacio VIII e l’infeudazione delle due isole al re d’Aragona; l’inizio dell’occupazione da parte dei catalano-aragonesi e la conquista di Villa di Chiesa e Castel di Castro ai danni della Repubblica marinara di Pisa, che vantava nell’Isola fortissimi interessi e possedimenti. Un’epoca affascinante e complessa, indispensabile per comprendere la Storia dei Sardi e della Sardegna, di ieri e di oggi.
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