Ad alta voce. Il riscatto della memoria in terra di mafia

Nicolò Azoti è un sindacalista e nel Dopoguerra si schiera con i contadini siciliani che reclamano l'attuazione della riforma agraria per l'assegnazione delle terre incolte. Ma a 37 anni viene ucciso dalla mafia che non vuole cedere il suo potere legato al latifondo. Con questo libro, la figlia squarcia la cappa di silenzio che i concittadini e lo Stato gettano addosso alla famiglia, e con orgoglio rivendica la lotta del padre.

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Mangialibri

Ad alta voceMangialibri

Vincitore del premio Pieve Saverio Tutino 2004, scritto da una maestra in pensione da sempre in prima linea su questioni di criminalità organizzata, Ad alta voce ‒ qui presentato in una nuova edizione ‒ è un’opera solo apparentemente a sfondo privato, perché è attraversata da quella coralità inevitabile per chi sente temi di impegno civile. Leggi tutta la recensione

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