Le Sentinelle del Patto: Volume 1

Le Sentinelle del Patto è un romanzo fantasy che narra le vicende del nucleo Glamyr, un gruppo di novizi appartenenti al Patto, istituzione eletta dai popoli di Alerin per mantenere l’armonia tra le razze. Ma la pace, il cui desiderio aveva animato i padri fondatori, è un traguardo lontano e da molti ostacolato: il retaggio di guerre e violenze brucia ancora nelle coscienze dei popoli e il progresso tecnologico, reso possibile dalle preziose ma esauribili risorse di meteorferro, ha permesso la costruzione di macchine volanti, i velianti, ma anche di oggetti stravaganti e armi micidiali. In un futuro cupo, uno degli ultimi Custodi del Patto riesce nella missione disperata di usare il Ferrunico, un potente artefatto ferrico, per tornare nel passato, con lo scopo di impedire l’arrivo dei Pentari, razza mitica di giganti che ha distrutto i Draghi Vetusti, fomentato la caduta del Patto e sottomesso le altre razze. Per farlo, cercherà l’aiuto dei suoi anziani maestri nel futuro, ma ancora giovani e acerbe Sentinelle nel passato. All’interno di questa cornice e all’ombra della guerra che distruggerà il Patto, l’ignaro nucleo Glamyr è inviato in missione per concludere il noviziato e raggiungere il titolo di Custode: tra luoghi leggendari e tradizioni millenarie, tra inseguimenti e battaglie aeree, ogni personaggio sarà chiamato a mettere in gioco tutto se stesso per poter sopravvivere. Un terribile destino pesa su Alerin e la Guerra dei Continenti incombe: aiuterai il Patto a combatterla?

Oltre al manoscritto, il libro contiene anche:
- la mappa del mondo di Alerin ( in cinque versioni differenti )
- il Glossario dei nomi
- Le Cronache
- Cenni sull'etimologia dei nomi

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Aeran fissò il cielo sopra la Laguna: i velianti gruni, accompagnati dalle viverne, avevano ormai superato la Chiusa del Conte e si dirigevano compatti verso la città. Decine di figure armeggiavano sui ponti attorno ai cannoni ferrici e i ruggiti dei draferi echeggiavano come un lontano presagio di sventura. L’assalto stava per iniziare. Intorno a lui, elfi, orchi e uomini sellavano i grifoni e le aquile, assicurandosi le maschere sigillate sul viso. La Sentinella sentì un tocco gentile sulla spalla. Amythiel era lì. Il timido sole del pomeriggio illuminava i suoi occhi lucidi e il vento impetuoso che soffiava dalla Cintura agitava la lunga treccia di capelli ramati. La foglia di Elilith e il fiocco di Norender luccicavano sugli spallacci e sul corsetto di cuoio, unica protezione sopra l’uniforme di volo. La dolcezza era scomparsa dal suo viso e Aeran pensò che, se la sera prima Amythiel sfavillava come il tramonto di una primavera dorata, ora risplendeva glaciale come l’alba ferrigna del primo giorno d’inverno. “Volerai con me, Aeran Sible?” sussurrò l’elfa, con voce rotta. La città era sotto assedio e il suo nucleo disperso chissà dove, ma Aeran sentì di nuovo lo stomaco contrarsi e il cuore rimbombare nel petto. “Amythiel di Galimal della casa di Elilith, volerò con te anche se fosse l’ultima cosa che farò in vita mia”.

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