Palestina: Una nazione occupata
Tra la fine del 1991 e l'inizio del 1992 Joe Sacco ha trascorso due mesi in Israele e nei Territori Occupati, viaggiando e prendendo appunti. Quando ha fatto ritorno a Portland ha deciso di comunicare quello che aveva visto e sentito durante la sua permanenza in Medio Oriente, combinando la tecnica del reportage di prima mano con quella della narrazione a fumetti, in modo da riuscire a dare espressione ad una realtà tanto complessa ed emotivamente coinvolgente. Dopo aver pubblicato la prima parte di Palestina nel gennaio 1993 la sua fama si è immediatamente diffusa nel mondo: grandi elogi della critica per l'ampiezza del campo trattato, per la sensibilità con cui un soggetto così delicato viene affrontato, e per l'unicità del suo disegno, così dinamico, raffinato e al contempo vigoroso. Completata la pubblicazione di Palestina, Sacco ha ottenuto tutti i più importanti riconoscimenti del settore giungendo addirittura a vincere il prestigioso American Book Award nel 1996. Per la prima volta il fumetto si impone con grande forza come strumento per documentare un conflitto. Tutti i lettori e i critici hanno immediatamente definito Palestina come l'erede di Maus di Art Spiegelman.
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