Come mi senti
- Autore
- Stefania Spadoni
- Editore
- Gallucci
- Pubblicazione
- 11/05/2017
- Categorie
“Sono pronta alla tempesta? Non ho idea di cosa mi accadrà una volta entrata in quella stanza. E continuo a ripetere tra me la stessa domanda: sono pronta alla tempesta?”
Come mi senti è una scatola, dentro ho messo delle storie. Come si affrontano la notizia di una malattia, la strada verso una possibile guarigione, le privazioni, gli ostacoli, le gioie, le delusioni, gli incontri? Non credo in una risposta unica e risolutiva, penso si proceda per tentativi. In questo libro ci sono i miei di tentativi, la necessità di tirare fuori tutto quel magma di emozioni, la possibilità di farlo con dei mezzi che mi erano familiari, il corpo, la scrittura, la fotografia. La prima parte del libro coinvolge trenta persone che non appartengono alla mia storia, ma a cui ne ho voluto raccontare un pezzo per poi chiedere loro: «Come mi senti?» e fotografarle. La seconda parte, invece, è un percorso più intimo, fortemente legato al mio corpo, che ho fotografato prima e dopo la malattia. Una serie di autoritratti senza parole, perché la storia ce l’ho scritta addosso. Un unico racconto li introduce. Parla della mia decisione di sottopormi al trapianto di midollo osseo da donatore. Parla di rimettersi in gioco, di affrontare una scelta difficile, difficilissima, di un’invasione fisica notevole, di rischi, di paure, di incertezze, ma soprattutto di speranza. Ora ho chiuso la scatola, ci ho messo dentro tutte queste storie scritte e fotografate, l’ho chiusa per poter andare avanti e affrontare tutto quello che verrà. Ora puoi aprirla tu e sentirmi, se vuoi.
Come mi senti è una scatola, dentro ho messo delle storie. Come si affrontano la notizia di una malattia, la strada verso una possibile guarigione, le privazioni, gli ostacoli, le gioie, le delusioni, gli incontri? Non credo in una risposta unica e risolutiva, penso si proceda per tentativi. In questo libro ci sono i miei di tentativi, la necessità di tirare fuori tutto quel magma di emozioni, la possibilità di farlo con dei mezzi che mi erano familiari, il corpo, la scrittura, la fotografia. La prima parte del libro coinvolge trenta persone che non appartengono alla mia storia, ma a cui ne ho voluto raccontare un pezzo per poi chiedere loro: «Come mi senti?» e fotografarle. La seconda parte, invece, è un percorso più intimo, fortemente legato al mio corpo, che ho fotografato prima e dopo la malattia. Una serie di autoritratti senza parole, perché la storia ce l’ho scritta addosso. Un unico racconto li introduce. Parla della mia decisione di sottopormi al trapianto di midollo osseo da donatore. Parla di rimettersi in gioco, di affrontare una scelta difficile, difficilissima, di un’invasione fisica notevole, di rischi, di paure, di incertezze, ma soprattutto di speranza. Ora ho chiuso la scatola, ci ho messo dentro tutte queste storie scritte e fotografate, l’ho chiusa per poter andare avanti e affrontare tutto quello che verrà. Ora puoi aprirla tu e sentirmi, se vuoi.
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