La fabbrica degli umani

"Questo libro ci mostra qualcosa della rivoluzione che non sempre viene narrato, ed è difficile da inquadrare: la liberazione dalla
propria personale gabbia di credenze e costrutti. L'abbandono delle certezze rassicuranti, dell'ordine considerato infallibile e necessario, il salto nel vuoto alla ricerca di nuovi paradigmi e di nuovo senso. Sospesa fra le rassicuranti bugie di un mondo basato sull'oppressione e la paura di un mondo imperfetto, la protagonista di questa narrazione distopica ci conduce attraverso la sua personale scoperta della libertà. In particolar modo, della libertà di decidere di sé stessi senza costrizioni dettate da dogmi, da qualunque mondo provengano. La libertà di salvarsi da soli, di autodeterminarsi lontano da chi vorrebbe imporre una visione unica del bene e del male. Lontano dai salvatori dell'umanità, perche' la "salvezza" è un processo individuale che nessuno può imporre dall'alto. Un processo doloroso, pauroso, lento, che ci lascia nudi di fronte a noi stessi, con piu domande che risposte, ma con la certezza di aver trovato finalmente il proprio destino."

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