Ti spacco il muso, bimba!

"La prima cosa che vedo appena entrato, è un tizio che sta steso per terra e non ha certo l'aria di spassarsela allegramente. Resto senza fiato, ma mi riprendo subito. Giace sul fianco destro e ha la guancia destra che poggia sul tappeto in mezzo a una larga macchia che non esito a riconoscere per sangue. Eh, accidenti! A uno non gli può mica uscire del caffè da un buco nella testa. Ha la testa a venti centimetri dai miei piedi. Con la punta della scarpa gli sollevo la palpebra e vedo il bianco dell'occhio. È proprio morto. Più morto di così dovrebbero essere in due. Subito ho l'impressione che ci sia qualcosa che non funzioni. Porco bue! Altroché, se c'è qualcosa di strano. Il morto ha il braccio destro teso oltre la testa. La mano semiaperta è posata sul tappeto a palma in giù, e tra l'indice e il medio tiene una sigaretta ancora accesa dalla quale sale un filo di fumo. Guardo bene. La sigaretta è consumata più di metà, ma più di un centimetro di cenere rimane ancora attaccato alla brace. Qualcuno gli ha sparato mentre fumava. Dalla lunghezza della brace non possono essere passati più di tre minuti, forse quattro. Proprio mentre io fermavo la macchina in fondo alla curva."

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Mangialibri

Ti spacco il muso, bimba!Mangialibri

Ha davvero poca speranza, per non dire praticamente nessuna, ma ci prova comunque: d’altro canto, in fondo, non ha che un unico mezzo per tentare di bloccare quella fuoriuscita di gas. Aspira una gran boccata d’aria e poi avvicina la bocca al tubo, quindi riesce a prendere il tubo con i denti, lo stringe bene e chiude ermeticamente le labbra. Ora soffia con tutte le forze che Leggi tutta la recensione

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