Stavolta Mi Arrendo: E Poi Mi Chiedono Perchè Sono Asociale (La Realtà Mi Sta Prendendo In Giro Vol. 4)

Le relazioni sociali … ed ecco che già subito ci sale un po’ di ansia! Un po’ di confusione! Quel leggero senso di non riuscire a capirne niente! Anche dopo anni di esperienza, non ce l’abbiamo ancora fatta ad avere un’idea chiara di come funzionino! Rimangono un grande punto di domanda.
Ogni volta che abbiamo a che fare con un altro essere umano non sappiamo bene come comportarci … se ad esempio incontriamo qualcuno (diciamo uno di quei ben noti soggetti che tutti noi per convenzione chiamiamo conoscenti) e ci fermiamo a parlare con lui, quando poi ognuno riprende per la sua strada, rimaniamo sempre con quell’alone di mistero attorno … come dire … ecco, la parola esatta è disappunto! Dopo ogni discorso con certe persone ci sentiamo spaesati! Torni a casa e sembri vagamente allucinato! Qualcuno potrebbe chiederti: “hey, cosa c’è? Mi sembri un po’ strano” … “Ma guarda, niente, è che sai, ho incontrato quel tale nostro parente e mi ha fermato sul marciapiede per 5 ore tra il tubo di scarico di una macchina e il bidone dell’umido e abbiamo chiacchierato … e adesso non so … sono stordito!”
Perché questo accade: ci fermano in strada per chiacchierare (o almeno così vogliono farlo sembrare) e alla fine ti ritrovi a dovergli fare qualche promessa, qualche invito forzato o arrivi al paradossale momento in cui ti fanno sentire a disagio e, senza sapere come, ti accorgi di starti scusando con loro per cose che non hai fatto! Questa vi sembra una chiacchierata tra amici? Vi pare? No, quando uno ti arriva davanti saltando come un canguro a farti domande a raffica riguardo al tuo stile di vita e a ribattere con tono inquisitorio facendoti esplicitamente capire che invece che seguire le tue preferenze dovresti seguire le loro, si chiama interrogatorio!
Perché diciamocelo, quando ci telefonate alle 15:00 e ci dite che “dovete parlarci ma che volete farlo stasera dopo cena”, noi ci sentiamo sconvolti! Non potete farci questo! Ci fate rimanere per ore con l’angoscia nel cuore!
Dovete capire che quando torniamo dalle ferie, non occorre che veniate a fare questa osservazione: “ma perché sei così bianco? Non ti sei abbronzato?” … ma posso fare quello che mi pare sulla sdraio in spiaggia o no? Devi venire a sindacare anche lì?
Dovete anche comprendere che, se non espressamente richiesti, non veniamo da voi a chiedervi consigli del tipo: “eh ma al lavoro dovresti farti rispettare di più, devi imparare ad importi! E magari andare da uno psicologo?” … ma fatevi gli affari vostri!
E poi, non è proprio necessario che voi parliate in ogni istante della vostra (e della nostra soprattutto) esistenza! Se stiamo guardando un film o stiamo ascoltando musica, non è che dovete insistere! Possiamo guardare il film in pace? O dovete esserci sotto voi a fare i commentatori? Potete raccontarceli dopo i dettagli della vacanza che avete fatto 24 anni fa nelle isole greche? Sì, potete informaci dopo!
Aggiungo: quando avete l’influenza non è nostro desiderio che ce lo veniate a dire a 4 centimetri dalla faccia!
E per ultimo: quando veniamo a casa vostra a cena, quando diciamo “basta, sono a posto così” significa “basta, sono a posto così”! Non che ci dovete dare a tutti i costi la quarta razione di lasagne al ragù se no non siete contenti!
Ma queste sono solo poche tra le tante situazioni irritanti che ci si presentano quando veniamo a contatto con la società o con la gente in generale, e in questo libro ne vedremo molte che sono sicura che siano accadute anche a voi!
Possiamo affermare con convinzione che la socialità e i rapporti interpersonali non sono il nostro forte!

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