L'affondamento del Transylvania: La documentata ricostruzione storica della più drammatica tragedia del Mar Ligure3

L’Affondamento del Transylvania è uno degli episodi più tragici che abbia visto come scenario il Mar Ligure. Ma allo stesso tempo è anche una storia di solidarietà ed accoglienza che soprattutto in questo periodo storico può fare riflettere. Sono passati 100 anni da quel 4 maggio 1917 che vide il siluramento del piroscafo Transylvania da parte del sommergibile tedesco U-63. Le vittime furono 407 ma oltre tremila furono i naufraghi salvati, alcuni dagli intrepidi pescatori di Noli, che non esitarono, nonostante le proibitive condizioni del mare, a lanciarsi con i loro piccoli gozzi per recuperare i superstiti. Subito dopo si aprì la corsa di solidarietà che vide le famiglie di tutto il comprensorio, costa ed entroterra, ospitare i superstiti. Il Transylvania ha riposato per sessant’anni, prima che nel 1977, Renzo Aiolfi con l’editore Marco Sabatelli, desse alle stampe la prima edizione di questo volume. Per l’occasione vennero tenute solenni cerimonie e organizzata una mostra che vide migliaia di visitatori. Nel 2011 un nuovo capitolo viene scritto sulla vicenda con il ritrovamento del relitto da parte dei Carabinieri del Centro Subacquei di Genova con il fondamentale aiuto dell’Ing. Guido Gay, creatore del robot Pluto Palla, che ha permesso di trovare il punto dove riposa il Transylvania e realizzare le suggestive immagini e video che potete visualizzare sul sito www.affondamentodeltransylvania.it. Nel 2016, grazie all’impulso dell’amministrazione Comunale di Noli, è stato creato il Comitato per le Celebrazioni del Centenario dell’Affondamento del Transylvania, presieduto da Carlo Gambetta, ex Sindaco di Noli, che si è prodigato per far si che questo evento venga degnamente ricordato. Tante sono le manifestazioni in programma e non poteva mancare la riedizione dello storico volume. Cosa potevamo fare di meglio di Renzo Aiolfi e Marco Sabatelli che nel 1977 avevano curato l’opera? Come già nel 2011 si è deciso di realizzare una fedele copia del libro con solo l’aggiornamento della cronaca del ritrovamento. Pazienza se Aiolfi aveva sbagliato la posizione precisa di dove riposa il Transylvania. Non disponeva della tecnologia moderna, ma in ogni caso è stato uno dei punti di partenza per le operazioni di ricerca. Se vi capiterà di passare sull’Aurelia, all’altezza dell’Isola di Bergeggi, fate una piccola sosta alla Croce commemorativa posizionata sul promontorio. Oltre a godere di un panorama stupendo del Golfo dell’Isola e dell’Area Marina Protetta, dedicate un pensiero ai giovani caduti, ai pescatori di Noli e a tutte quelle persone che si sono prodigate per il salvataggio in mare e per l’accoglienza di quei ragazzi che hanno vissuto i tempi bui della Grande Guerra.

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