Quaranta frustate meno una (Einaudi. Stile libero big)

La prigione di Yuma è un girone infernale, in particolare se hai la pelle scura. Per la legge, l'apache chiricahua Raymond San Carlos e l'ex soldato nero Harold Jackson sono assassini, condannati a marcire in carcere, a meno che qualcuno non gli tagli anzitempo la gola. Ma anche nel peggior posto sulla faccia della Terra si presenta a volte un barlume di speranza. Cinque criminali sanguinari sono evasi da Yuma: se Harold e Raymond riusciranno a consegnarli allo sceriffo, i due, prima nemici poi complici per necessità, potrebbero conquistare uno straccio di redenzione.

«Una prosa tutta particolare, molto letteraria, in cui ogni piccolo gesto e qualsiasi parola pronunciata sfoggiano una solennità quasi liturgica».
Alessandro Baricco su Tutti i racconti western

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Mangialibri

Quaranta frustate meno unaMangialibri

Yuma, Arizona. Un treno arriva in stazione. Ne scendono tre persone, tutte dirette alla prigione: il detenuto Harold Jackson, il nuovo sovrintendente Everett Manly ed il vicesceriffo della contea di Pima. Ad attenderli, al centro di detenzione, c’è il carceriere capo, Bob Fisher. Manly e Fisher sono molto diversi tra loro, eppure devono lavorare insieme. Il primo è un Leggi tutta la recensione

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