Goodbye New York (Giorni possibili)

James guida rilassato, lungo il tragitto che porta verso Villa Margherita, residenza di Elisabetta, nel piccolo paesino della campagna friulana. Lui vorrebbe che quel viaggio non avesse fine, sarebbe come stare in un mondo creato solo per loro due e vivere nel respiro l’uno dell’altra. James ferma il suo maggiolino rosso, nel punto dove, esattamente due mesi prima, si era scontrato con la Volvo di Elisabetta. Ora lì c’è un piedestallo di pietra con sopra un cestello pieno di foglie di vite secche, dove spicca un biglietto.  Scendono, James lo prende, glielo porge: «Qui sono arrivato da New York con la speranza di trovare il senso vero della mia vita. Qui ho incontrato il tuo sorriso e la mia vita si è illuminata. Desidero vivere con te Ely ogni giorno a venire, se anche tu lo vuoi. Solo per questo dirò: Goodbye New York!».

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