Uomini, Donne, Difatti

Di Fatti, di Uomini, di Donne, quanti ne sentiamo ogni giorno, ogni istante. Uomini, Donne, difatti sono loro che parlano e non parlano, fanno e disfano, pensano, riflettono, decidono per poi ripensare e decidere di nuovo.
Fatto o misfatto, conscio o non conscio entra in loro, nella loro mente, nella loro psiche. Alimenta speranze, desideri, ma provoca anche sofferenze, dolori. La linfa infinita dell’Io in ombra tratteggia la loro esistenza. Uomini, donne, siamo noi, e sentiamo anche quando non vogliamo. E’ Riflesso nel quotidiano il nostro ragionare, nello spazio infinito della nostra mente, che è priva di confini reali ed è destinata, a volte all’oscurità, a volte alla luce. “Mens sana in corpore sano” dicevano i latini e davano a questa locuzione un valore esistenziale.
Aver cura di ciò che non conosciamo è esistenza, ma non ti aspettare che tutto sia sempre scontato, la vita è mistero, fuori, ma anche dentro noi. Tutto ciò che è materiale lo vediamo, lo tocchiamo e ne facciamo una dimensione, una realtà, mentre ci impegniamo a comprendere ciò che non è materiale, a spiegarlo ma abbiamo un limite poiché i nostri sensi non percepiscono ciò che è, perché è; e sarà sempre differente per me e per te.
Tangibile è sentir dire sto male, mi sono rotto la gamba e metterò il gesso, intangibile è sentir dire sto male, sono stanco, depresso, ma è sempre stare male. Siamo relativi, razionali, fatti di materia eppure siamo, almeno per il novanta per cento, fatti d’acqua che poi pian piano evapora e diviene mistero. Uomini e donne, difatti, dovremmo fermarci qualche volta e curare la nostra irrazionale ragione facendone un semplice pensiero di vita.

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