Piazzale Loreto

Piazzale Loreto di Enrico Groppali è il più bel romanzo scritto in Italia negli ultimi vent'anni. Parlo del dialogo furente tra due macellai - un maniaco omicida e una cinica affittacamere - nel giorno fatale di piazzale Loreto. Nell'atroce esposizione che Ferruccio Parri definì "macelleria messicana". La tensione drammatica incendia, fino a consumarlo completamente, il piccolo orrore dei protagonisti, trasformando il loro vizio in una sorta di funerea profezia: tutti i vincitori hanno i loro scribi, pronti a ordire nuove menzogne. Il testo è un'affermazione disperata di fede, il cui senso sta nell'essere invaso dalla grande orda dei vinti. Poi la scrittura si scioglie grazie a una dote che Groppali possiede in quantità, e che è il segno distintivo del vero scrittore: la pietà. E con le parole si scioglie il cuore dei personaggi finché una salvezza laica emerge: non quella di chi trova una via d'uscita ma quella della conoscenza.

Luca Doninelli Enrico Groppali, critico teatrale, letterario e cinematografico, ha scritto pièce come Don Sand Don Juan, rappresentato all'Expo di Siviglia da Valeria Moriconi, Viaggio a Venezia sul mondo di Hofmannsthal, Piccola musica notturna sul tormentato rapporto tra Mozart e Maria Antonietta, A mosca cieca sulla vita di madame de Sévigné, Hotel des âmes sulle figure di tre grandi poeti del secolo scorso, Marina Cvetaeva, Anna Achmatova e Rainer Maria Rilke, nonché Gentlemen su Greta Garbo e George Cukor, due grandi miti del cinema mondiale. Per Mondadori ha pubblicato Rossella Falk, l'ultima diva e i romanzi Leonardo Mago, Il diavolo è femmina e Cavalli bizzosi in mare aperto.

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