Zoli. Storia di una zingara

Zoli ha sei anni quando i suoi genitori — accerchiati dalle guardie fasciste di Hlinka, l'Hitler slovacco — spariscono tra le crepe del lago ghiacciato per non tornare mai più.  Anni dopo, quella bambina con la gonna rossa e i capelli corti è diventata una cantante, una poetessa, l'interprete appassionata dell'anima orgogliosa e antica della sua gente, i rom. Il suo canto sale dalla polvere per raccontare il dolore e le persecuzioni, la forza e i colori di un popolo che non ha mai smesso di suonare l'arpa e cucirsi monete d'oro tra i capelli. Ma per i suoi, Zoli è una traditrice: ha venduto l'anima e la voce a un regime che in nome dell'Uguaglianza e del Progresso vorrebbe addomesticarli, e inventarsi regole nuove per un popolo con mille anni di tradizioni.   Ispirato a una storia vera, l'ultimo romanzo di Colum McCann è  il ritratto potente di una donna che, bandita dalla sua stessa gente, ha attraversato le tragedie di un secolo conservando la purezza dello sguardo e l'indomita vocazione alla libertà.

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