Libro Café
Il Castello delle Fate: Ragazze in un bordello di lusso
Questo è un racconto di chi offre quasi sempre sesso e solo qualche volta amore, e di coloro che rilasciano in cambio, dopo una giusta soddisfazione ed una riconoscenza appena accennata, una certa somma di denaro.
Detto in maniera più diretta, è la storia di un gruppo di ragazze che offrono il proprio corpo, a prezzi sufficientemente alti da valorizzare in modo abbastanza equo la loro offerta.
L’attività si svolge in uno Stato in cui la prostituzione è consentita e regolamentata. Il che significa che l’intero movimento appare lecito ed esente da tutto ciò che suona come illegale, perverso, deviato e circondato da profittatori e delinquenti di varia natura.
Le ragazze sono delle semplici professioniste in un mestiere che, si dice, è il più antico del mondo. Il posto in cui esercitano la professione è un vero castello del Rinascimento.
L’organizzazione di tale commercio è curata da un direttore che detta le regole del meretricio e sovrintende ai vari compiti svolti dai numerosi addetti del personale necessario all’intera organizzazione.
Il direttore che qui descrivo non è quello vero, ma uno che gli potrebbe senz’altro assomigliare. O meglio è quello che, egoisticamente, mi piacerebbe fosse stato; anche se di quello vero non mi posso certo lamentare…
E conoscerete più da vicino diverse ragazze, ognuna con la propria storia, allegra o triste che sia, banale o particolare, giocosa o terribile.
Alcune scene sono descritte con un linguaggio piuttosto crudo. Per dire, è altamente sconsigliato ai minori di quattordici anni; come si ammonisce anche alla tivù, dove si può bloccare la visione di un film particolarmente spinto. Ed è sommessamente sconsigliato a coloro che non amano frasi o singole parole sconvenienti, né descrizioni troppo particolareggiate sui vari modi di fare sesso, e di subirlo.
Per tutti gli altri, buona lettura!
Detto in maniera più diretta, è la storia di un gruppo di ragazze che offrono il proprio corpo, a prezzi sufficientemente alti da valorizzare in modo abbastanza equo la loro offerta.
L’attività si svolge in uno Stato in cui la prostituzione è consentita e regolamentata. Il che significa che l’intero movimento appare lecito ed esente da tutto ciò che suona come illegale, perverso, deviato e circondato da profittatori e delinquenti di varia natura.
Le ragazze sono delle semplici professioniste in un mestiere che, si dice, è il più antico del mondo. Il posto in cui esercitano la professione è un vero castello del Rinascimento.
L’organizzazione di tale commercio è curata da un direttore che detta le regole del meretricio e sovrintende ai vari compiti svolti dai numerosi addetti del personale necessario all’intera organizzazione.
Il direttore che qui descrivo non è quello vero, ma uno che gli potrebbe senz’altro assomigliare. O meglio è quello che, egoisticamente, mi piacerebbe fosse stato; anche se di quello vero non mi posso certo lamentare…
E conoscerete più da vicino diverse ragazze, ognuna con la propria storia, allegra o triste che sia, banale o particolare, giocosa o terribile.
Alcune scene sono descritte con un linguaggio piuttosto crudo. Per dire, è altamente sconsigliato ai minori di quattordici anni; come si ammonisce anche alla tivù, dove si può bloccare la visione di un film particolarmente spinto. Ed è sommessamente sconsigliato a coloro che non amano frasi o singole parole sconvenienti, né descrizioni troppo particolareggiate sui vari modi di fare sesso, e di subirlo.
Per tutti gli altri, buona lettura!
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