Dalla letteratura reunionese all'ibridismo del Nègre Blanc di Jean-François Samlong
- Autore
- Aldo Licitra
- Editore
- Mucchi Editore
- Pubblicazione
- 07/08/2017
- Categorie
“Letteratura francofona, regionalistica, esotica, marginale”: tante le definizioni e categorizzazioni all’interno delle quali è stata ingabbiata la letteratura dell’isola della Réunion che si nutre di spazi eterogenei ed eterotopici e animata da un’incessante quête de l’identité.
La produzione letteraria in lingua francese, lacerata dal binomio tradizione-innovazione, nei diversi generi (poesia, teatro, conte e romanzo) mette in risalto il rapporto del popolo reunionese con il luogo, le origini, i miti, le leggende e la realtà contemporanea isolana gravata ancora dal fardello di un passato intriso di colonizzazione, schiavitù, meticciato e imposizione dei valori della métropole. Questi i fattori generatori di un’identità ibrida o hybridentité, protagonista del romanzo Le Nègre blanc de Bel Air, pubblicato nel 2002 dallo scrittore reunionese Jean-François Samlong (nato nel 1949). In quest’opera, Samlong cerca di rappresentare il cammino tramite il quale lo schiavo Songol acquista una sua libertà sociale e ideologica lungo una serie di eventi accaduti prima del 20 Dicembre 1848, data ufficiale dell’abolizione della schiavitù sull’isola.
L’hybridentité di Songol rispecchia quella di Samlong, la cui personalità è influenzata dalle sue origini reunionesi ma anche dalla cultura francese; la sua copiosa produzione (romanzi, poesie e contes) è, infatti, un’epifania del volersi ancorare a un’identità solida e definita. Come definire Songol: una personificazione della Réunion (cronotopo ibrido e meticcio) o mezzo per interrogare la storia isolana e dare al Reunionese contemporaneo la possibilità di costruirsi e rinascere dalle ceneri di un passato rimosso?
Aldo LICITRA si è laureato con lode in Lingue e Culture Europee ed Extraeuropee, presso la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere di Ragusa dell’Università degli Studi di Catania. I suoi ambiti di ricerca riguardano l’esotismo preromantico e la letteratura delle Isole Mascarene, in particolare la letteratura reunionese. Gli autori a cui ha dedicato i suoi studi si situano tra l’Ottocento e il XXI secolo e sono Bernardin de Saint-Pierre e Jean François-Samlong. Ha al suo attivo un articolo “Le Nègre blanc de Bel Air : miroir de l’hybridentité réunionnaise” pubblicato sulla rivista “PROJECT- îles” con un numero speciale interamente dedicato a Jean François-Samlong. Attualmente insegna Lingua e Civiltà francese e Lingua e Civiltà inglese presso la scuola secondaria di 2° grado. Ha insegnato Italiano L2 presso alcuni Centri SPRAR della città di Ragusa e da circa otto anni collabora saltuariamente con diversi Centri di accoglienza della Provincia di Ragusa in qualità di mediatore linguistico e culturale di lingua francese e inglese.
Dal 2017, è cultore di Lingua, cultura e letteratura francese presso la sede in cui si è laureato.
La produzione letteraria in lingua francese, lacerata dal binomio tradizione-innovazione, nei diversi generi (poesia, teatro, conte e romanzo) mette in risalto il rapporto del popolo reunionese con il luogo, le origini, i miti, le leggende e la realtà contemporanea isolana gravata ancora dal fardello di un passato intriso di colonizzazione, schiavitù, meticciato e imposizione dei valori della métropole. Questi i fattori generatori di un’identità ibrida o hybridentité, protagonista del romanzo Le Nègre blanc de Bel Air, pubblicato nel 2002 dallo scrittore reunionese Jean-François Samlong (nato nel 1949). In quest’opera, Samlong cerca di rappresentare il cammino tramite il quale lo schiavo Songol acquista una sua libertà sociale e ideologica lungo una serie di eventi accaduti prima del 20 Dicembre 1848, data ufficiale dell’abolizione della schiavitù sull’isola.
L’hybridentité di Songol rispecchia quella di Samlong, la cui personalità è influenzata dalle sue origini reunionesi ma anche dalla cultura francese; la sua copiosa produzione (romanzi, poesie e contes) è, infatti, un’epifania del volersi ancorare a un’identità solida e definita. Come definire Songol: una personificazione della Réunion (cronotopo ibrido e meticcio) o mezzo per interrogare la storia isolana e dare al Reunionese contemporaneo la possibilità di costruirsi e rinascere dalle ceneri di un passato rimosso?
Aldo LICITRA si è laureato con lode in Lingue e Culture Europee ed Extraeuropee, presso la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere di Ragusa dell’Università degli Studi di Catania. I suoi ambiti di ricerca riguardano l’esotismo preromantico e la letteratura delle Isole Mascarene, in particolare la letteratura reunionese. Gli autori a cui ha dedicato i suoi studi si situano tra l’Ottocento e il XXI secolo e sono Bernardin de Saint-Pierre e Jean François-Samlong. Ha al suo attivo un articolo “Le Nègre blanc de Bel Air : miroir de l’hybridentité réunionnaise” pubblicato sulla rivista “PROJECT- îles” con un numero speciale interamente dedicato a Jean François-Samlong. Attualmente insegna Lingua e Civiltà francese e Lingua e Civiltà inglese presso la scuola secondaria di 2° grado. Ha insegnato Italiano L2 presso alcuni Centri SPRAR della città di Ragusa e da circa otto anni collabora saltuariamente con diversi Centri di accoglienza della Provincia di Ragusa in qualità di mediatore linguistico e culturale di lingua francese e inglese.
Dal 2017, è cultore di Lingua, cultura e letteratura francese presso la sede in cui si è laureato.
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