Noi, i salvati

«Un romanzo eccezionale che supera in confini letterari, anche perché l’autrice si è ispirata alla storia vera della sua famiglia. »
Newsweek

«Un romanzo sulla forza dei legami familiari che ci aiutano a superare anche i periodi più bui. »
Glamour

L’EMOZIONANTE ODISSEA DI UNA FAMIGLIA
DIVISA DALLA GUERRA E UNITA DALLA SPERANZA

Per quanto tempo si può continuare a fare progetti per il futuro, se la guerra incombe? I fratelli Kurc hanno cercato di resistere fino all'ultimo: Addy aggrappandosi alla musica, Mila occupandosi della figlia appena nata, Genek concentrandosi sul lavoro, Jakob rifugiandosi nei sogni e Halina nascondendo la paura dietro la ribellione. Tuttavia, nel settembre del 1939, devono arrendersi all'evidenza: la Polonia non è più sicura per una famiglia di ebrei. Così, per sfuggire al nazismo, sono costretti a dividersi: chi prova a imbarcarsi per il Brasile, chi scappa in Russia, chi si nasconde in piena vista con una falsa identità ariana. Armati solo del proprio coraggio e della forza della disperazione, i fratelli Kurc dovranno adattarsi a questa nuova esistenza di clandestini, affrontando la fame e il freddo, la solitudine e le persecuzioni, senza sapere se il prossimo passo li farà cadere tra le mani del nemico o li porterà più vicini a un porto sicuro. E sarà proprio grazie alla loro determinazione che, alla fine della guerra, si ritroveranno intorno a un tavolo e brinderanno a loro, i salvati…

Ispirato alla vera storia della famiglia di Georgia Hunter, Noi, i salvati ci conduce dai jazz club di Parigi alle prigioni di Cracovia, dalle spiagge di Casablanca ai gulag siberiani, mostrandoci come pure nei momenti più bui della Storia c'è sempre una luce che brilla e che ci dà la forza di superare ogni avversità.

   

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Mangialibri

Noi, i salvatiMangialibri

Ѐ sempre difficile esprimere un giudizio oggettivo su libri che raccontano storie realmente accadute, specialmente se legate agli avvenimenti tragici della Shoah. L’autrice americana Georgia Hunter scopre solo all’età di 15 anni di discendere da una famiglia ebrea polacca sopravvissuta all’Olocausto. Si appassiona così tanto al racconto di come il nonno Addy e il resto dei Kurc sono scampati al genocidio da decidere, qualche anno dopo, di partire armata di taccuino e registratore per intervistare tutti i restanti componenti della famiglia sparsi per il globo. Leggi tutta la recensione

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