A Little Poems
- Autore
- A. Anonimo
- Pubblicazione
- 19/08/2017
- Categorie
La poesia è più intima e profonda della filosofia, riesce a intuire e a dare voce alle vibrazioni nascoste dell'animo, la razionalità ne coglie l'aspetto esteriore.
Servirebbe a dare il senso dello scritto qualche avviso di composizione, quello che si chiamerebbe con nome pomposo poetica dell’autore, ma egli sarebbe il meno indicato a fare questo: chi scrive è soggetto a mentire (almeno al fingere, il che è la stessa cosa). Ma come si potrebbe sopravvivere senza le bugie che quotidianamente diciamo a noi stessi! A sola scusa si potrebbero accampare le tante menzogne di cui è piena la storia, cioè il mondo com’è! Però questo non è un lavoro di Filosofia morale.
Sono molte le riviste fantastiche del realismo magico che trattano delle grandi illusioni del XXI secolo: l’economia è una di queste, ma ve n’è tante, un breve elenco dovrebbe comprendere la psicanalisi, la scienza ad usum Delphini, l’informatica, la politica (ma questa per costituzione), e così via, il tutto condito da un marketing frenetico. Ora tutte queste illusioni, a volte spudorate menzogne, sono reali, abitano i nostri pensieri e condizionano le nostre scelte, la nostra vita. Da un lato possono limitare la voglia di essere vivi e liberi, ma in parte noi le possiamo costruire o modificare: sono i nostri simulacri o ideali. Quest’ultimo è uno dei compiti della poesia.
Esse però, se aiutano a vivere, non saziano. Anche se i nostri anni si misurassero in secoli, che resterebbe? All’Eterno noi aspiriamo. All’Essere che è, come intuì qualcuno.
La bellezza nei momenti di grazia ci fa dono di quest’ultima illusione, conoscere quello che non passa, alla poesia dà il compito di cantarla. La poesia è poi ricerca della parola, nel senso letterale del termine. Dato che chi scrive deve essere come un abile artigiano che conosce il nome dei suoi strumenti e dove essi si trovano, prima ancora di usarli. Ma non servono parole a nominare le parole.
La letteratura nelle sue differenti forme è il gioco di uno specchio mutevole che cerca di catturare l’universo e trovarne una spiegazione. A volte, se le stelle ci favoriscono, cattura noi stessi.
Servirebbe a dare il senso dello scritto qualche avviso di composizione, quello che si chiamerebbe con nome pomposo poetica dell’autore, ma egli sarebbe il meno indicato a fare questo: chi scrive è soggetto a mentire (almeno al fingere, il che è la stessa cosa). Ma come si potrebbe sopravvivere senza le bugie che quotidianamente diciamo a noi stessi! A sola scusa si potrebbero accampare le tante menzogne di cui è piena la storia, cioè il mondo com’è! Però questo non è un lavoro di Filosofia morale.
Sono molte le riviste fantastiche del realismo magico che trattano delle grandi illusioni del XXI secolo: l’economia è una di queste, ma ve n’è tante, un breve elenco dovrebbe comprendere la psicanalisi, la scienza ad usum Delphini, l’informatica, la politica (ma questa per costituzione), e così via, il tutto condito da un marketing frenetico. Ora tutte queste illusioni, a volte spudorate menzogne, sono reali, abitano i nostri pensieri e condizionano le nostre scelte, la nostra vita. Da un lato possono limitare la voglia di essere vivi e liberi, ma in parte noi le possiamo costruire o modificare: sono i nostri simulacri o ideali. Quest’ultimo è uno dei compiti della poesia.
Esse però, se aiutano a vivere, non saziano. Anche se i nostri anni si misurassero in secoli, che resterebbe? All’Eterno noi aspiriamo. All’Essere che è, come intuì qualcuno.
La bellezza nei momenti di grazia ci fa dono di quest’ultima illusione, conoscere quello che non passa, alla poesia dà il compito di cantarla. La poesia è poi ricerca della parola, nel senso letterale del termine. Dato che chi scrive deve essere come un abile artigiano che conosce il nome dei suoi strumenti e dove essi si trovano, prima ancora di usarli. Ma non servono parole a nominare le parole.
La letteratura nelle sue differenti forme è il gioco di uno specchio mutevole che cerca di catturare l’universo e trovarne una spiegazione. A volte, se le stelle ci favoriscono, cattura noi stessi.
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