Profezia extrabiblica: L’Israele Antico in dialogo con i popoli vicini (De Prophetia Vol. 1)
- Autore
- Andrea Volpe
- Pubblicazione
- 21/08/2017
- Categorie
When it comes to prophecy, the thought goes to the prophets of Ancient Israel, as if prophecy was a peculiarity of the Old Testament Bible and of the Hebrew people. But this is not exactly true. Indeed, relatively recent archaeological researches and literary studies on ancient inscriptions show that the old Hebrew people do not possesses the exclusivity and demonstrate that the prophecy, even before being a biblical literary genre, is an anthropological attitude, which, as such, was present not only in the Jewish people, but also in many other peoples. As for the heuristic aspect, contrary to a submerged, but widespread, conception that the recognition of a socio-anthropological mode in the field of Sacred Scripture marks a downgrade of the truth to the pure naturalistic consistency, this essay asserts and proves that the socio-anthropological data must be treated as the heuristic principle of the same theological research.
Quando si parla di profezia, il pensiero va subito ai profeti dell'Antico Israele, come se la profezia fosse una peculiarità della Bibbia del Vecchio Testamento e del popolo ebraico. Ma questo non corrisponde alla realtà dei fatti. Infatti, ricerche archeologiche relativamente recenti e studi letterari su antiche iscrizioni mostrano che l'antico popolo ebraico non possiede l'esclusività e documentano che la profezia, ancor prima di essere un genere biblico letterario, è un atteggiamento antropologico che, in quanto tale, non fu presente solo nel popolo ebraico, ma anche in molti altri popoli. Per quanto riguarda l'aspetto euristico, contrariamente a una concezione sommersa, ma diffusa, che il riconoscimento di una modalità socioantropologica nel campo della Sacra Scrittura segna un declassamento della verità alla pura consistenza naturalistica, questo saggio afferma e dimostra che i dati socio-antropologici devono essere considerati come il principio euristico della stessa ricerca teologica.
Quando si parla di profezia, il pensiero va subito ai profeti dell'Antico Israele, come se la profezia fosse una peculiarità della Bibbia del Vecchio Testamento e del popolo ebraico. Ma questo non corrisponde alla realtà dei fatti. Infatti, ricerche archeologiche relativamente recenti e studi letterari su antiche iscrizioni mostrano che l'antico popolo ebraico non possiede l'esclusività e documentano che la profezia, ancor prima di essere un genere biblico letterario, è un atteggiamento antropologico che, in quanto tale, non fu presente solo nel popolo ebraico, ma anche in molti altri popoli. Per quanto riguarda l'aspetto euristico, contrariamente a una concezione sommersa, ma diffusa, che il riconoscimento di una modalità socioantropologica nel campo della Sacra Scrittura segna un declassamento della verità alla pura consistenza naturalistica, questo saggio afferma e dimostra che i dati socio-antropologici devono essere considerati come il principio euristico della stessa ricerca teologica.
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