Neppure il silenzio è più tuo
- Autore
- Aslı Erdoğan
- Editore
- Garzanti
- Pubblicazione
- 28/09/2017
- Valutazione
- 1
- Categorie
Le Figaro
«La forza degli eventi raccontati dona un carattere ancora più universale ad una prosa immaginifica e potente.»
Le Monde
«Asli Erdogan è una delle più grandi intellettuali turche.»
La Stampa - Marta Ottaviani
«La speranza nel potere della scrittura non l’ha mai abbandonata.»
la Repubblica-Robinson
C’è una donna sola per le strade deserte di Istanbul. Sta cercando di tornare a casa, ma non riesce più a orientarsi. Le vie un tempo conosciute le sembrano deformate e irriconoscibili. Al suo fianco un cane randagio che, fiutando il suo smarrimento, la guida fino a un incrocio. Adesso tocca a lei scegliere la strada da imboccare, nessuno può indicargliela: può assecondare il silenzio che domina ovunque o può abbatterlo con la forza delle parole.
Quella donna è Aslı Erdoğan e all’alba del 16 luglio 2016, all’indomani del cruento tentativo di colpo di stato e nonostante l’imminente repressione dei diritti civili in Turchia, decide di non cedere all’indifferenza, ma di far sentire la propria voce. Decide di essere la prima donna a non avere paura di spezzare quel silenzio assordante, simbolo di un dolore troppo grande da ignorare. Perché non può e non vuole far finta di niente di fronte alla violenza cieca di un governo fin troppo abile nel mettere a tacere i testimoni scomodi. E sa bene che c’è solo un modo per farlo: guardare negli occhi una realtà indicibile alla ricerca di quelle parole che possano generare un grido di indignazione. Un grido di denuncia contro la falsità del potere che priva i cittadini dei loro diritti. Un grido di resilienza contro l’assurdità della condizione umana. Per non essere complice dei colpi che hanno spezzato la vita di donne e bambini innocenti. Per non decidere della sorte di centinaia di uomini che con fatica e dignità cercano di rialzare la testa sotto cumuli di macerie. Per colmare quel vuoto lasciato da uno stato tiranno e restituire a ogni singolo cittadino, senza distinzione, ciò che gli spetta di diritto: libertà, uguaglianza, verità.
Nell’agosto 2016, proprio a seguito della sua attività di scrittrice, Aslı Erdoğan è stata arrestata e ha trascorso 136 giorni nella prigione di Bakırköy. Il suo unico delitto: aver osato rivendicare dalle colonne di un giornale pro-curdo la libertà di opinione e di denuncia degli orrori del governo. Neppure il silenzio è più tuo raccoglie alcune delle sue pagine più belle nelle quali la scrittrice e giornalista diventa emblema della resistenza femminile e grida gli ideali che animano la propria lotta intellettuale e assoluta. Nella speranza che quest’opera possa davvero sgretolare il silenzio, almeno là dove le sue parole hanno ancora diritto di cittadinanza.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Neppure il silenzio è più tuo — Mangialibri
Neppure il silenzio è più tuo riprende nel titolo un verso della poesia Gimnopedia di Giorgos Seferis e raccoglie gli scritti più significativi di Asli Erdoğan, giornalista e scrittrice turca, impegnata nella difesa dei diritti umani e per questo incarcerata nel suo Paese e accusata di terrorismo a seguito del colpo di stato militare avvenuto a Istanbul nel 2016. Leggi tutta la recensione
Registrati o Accedi per commentare.
Altri libri di Aslı Erdoğan
La città dal mantello rosso di Aslı Erdoğan — Garzanti
« Un’autrice di straordinaria sensibilità e di grandi abilità letterarie. » Orhan Pamuk « Lo stile di Aslı Erdog˘an, limpido e lirico, esprime alla perfezione il progressivo avvicinamento di Özgür alla città straniera. » Le Monde diplomatique « Aslı Erdogan cattura con nitore e grande maestria l’atmosfera dei sobborghi di Rio de Janeiro. » Publishers Weekly « L’originalità di questo ...