Faccia di sale (Fernandel)

«È un lavoro immane trasportare una città intera, sembra impossibile che si possa finire mai».È l’anno del Signore 1699 e il progetto di ricostruire una nuova città sul mare è stato finalmente realizzato. Sul luogo in cui sorgeva quella vecchia rimane solo la cattedrale, la chiesa di Nostra Signora delle Acque, sentinella solitaria della memoria e di terreni ormai vuoti e impaludati.Luigi Derigo ha seguito ogni fase dei lavori. Ha visto demolire e sorgere case, ha convinto la sua gente alasciare quella terra ormai preda degli acquitrini e delle febbri, per spostarsi sulla nuova linea di costa. A lui è toccato occuparsi dei vivi e preoccuparsi dei morti, per garantire loro degna sepoltura nella cripta della cattedrale.Ma proprio la notte prima di trasferirsi, Derigo viene a conoscenza di un’orribile verità. Picchiato, sfigurato e creduto morto, viene buttato nella cripta, dove si risveglierà per iniziare un percorso prima di dolore e di terrore, poi di lenta guarigione del corpo, di vendetta e infine di risanamento dell’anima.Con il sopraggiungere del Secolo dei Lumi inizia dunque il suo lungo viaggio dentro le tenebre della solitudine, della follia e dell’odio, fino a una “rinascita” a cui giungerà anche grazie all’aiuto di zi’ Pachina, una vecchia fattucchiera che conosce il cuore degli uomini.

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