Atto Unico

Un uomo senza memoria, sdraiato, immobile, a occhi chiusi, cerca di ricostruire la sua identità. Incapace di capire che cosa gli stia succedendo, immagina di essere il protagonista di una recita in teatro. Inizia così un monologo surreale, grottesco, irridente nei confronti della società e delle sue storture. Allo stesso modo passa in rassegna eventuali sue professioni e di ognuna vede il lato buffo che tratta con sarcasmo e ironia. Alla fine dello spettacolo, lo smemorato suppone che si possa trattare anche di un sogno durante una notte agitata. Ma non esclude altre ipotesi che giustifichino la situazione. Inevitabilmente dovrà porsi una domanda: qual è la realtà e quale la fantasia? Il lettore lo scoprirà solo alla fine. Forse!

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