La prossima volta saremo felici

Un acrobata naturale della penna, che salda anima e genio in una prosa (prosa? poesia? proesia?) libera da ogni etichetta, piuttosto un caleidoscopio di richiami letterari mai banali e sempre sorprendenti.
Racconti dall'umorismo picarofantozziano si alternano a echi di malinconie lusitane, al fado prosapoetico di un Lobo Antunes o alle sofferte decostruzioni di un Céline. Ma non c'è nulla di forzato nello stile di Malaspina, che sfugge a ogni cifra (termine odioso) per mettersi a nudo attraverso una penna che distilla dolore e dona umanità.
Racconti dall'umorismo picarofantozziano si alternano a echi lusitani, al fado prosapoetico di un Lobo Antunes o alle decostruzioni di un Céline.
Ma non c'è nulla di forzato nello stile di Malaspina, che sfugge a ogni cifra (termine odioso) per mettersi a nudo attraverso una penna che distilla dolore e dona umanità.

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