Massimo Ranieri – Le rose non si usano più

Apparentemente, Jacopo Cirillo e Massimo Ranieri non c’entrano nulla l’uno con l’altro per motivi biografici e anagrafici. Solo apparentemente, però, perché la vita dell’autore è costellata, fin dall’infanzia, da ricordi, storie, commedie e drammi legati al grande artista napoletano.Con meraviglia, seguendo Cirillo, scopriamo che Massimo Ranieri è un concatenamento: un attore prestato al canto, un ballerino prestato alla recitazione, uno showman prestato al ballo e un cantante prestato allo spettacolo. Indefinibile, perché si sposta continuamente da un’arte all’altra senza risiedervi, è un artista totale, un susseguirsi poliedrico di performance che coprono tutto lo scibile artistico. Nonostante una vulgata che lo relega spesso a semplice cantante melodico, Ranieri è riuscito a costruirsi una carriera multiforme e variegata, apprezzata e legittimata dai più grandi protagonisti della cultura artistica del Novecento come Pasolini, Fellini, Strehler e Nureyev.Un libro che è un omaggio a un grande artista italiano, per molti un idolo e un’icona, per altri invece un personaggio da scoprire in tutto il suo straordinario talento.

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