L'arcipelago della nuova vita

Agli estremi confini orientali della Russia, dentro al vento del Pacifico, per terre immense che sembrano
sfuggite alla storia, Pavel Gartsev e i suoi compagni danno la caccia a un criminale dal volto sconosciuto.
Pavel, nato e cresciuto nella Russia di Stalin, ha un passato di solitudine e abbandoni: rimasto orfano da
bambino in circostanze che non conosce, ha vissuto, soldato ancora giovanissimo, tutta la violenza della
seconda guerra mondiale. Rientrato a casa, Pavel si iscrive all’università, conosce Sveta, sogna di
iniziare con lei una vita normale, ma all’addensarsi della guerra fredda è richiamato in servizio nell’est
del paese e gli viene assegnato il compito di dare la caccia, insieme ad altri soldati, a un uomo evaso
da un campo di prigionia. Per molti giorni i cinque, accompagnati da un cane, seguono per l’infinita
distesa della taiga le tracce dell’uomo; la preda è astuta, più volte si fa gioco dei suoi inseguitori,
costringendoli a un vagare disperato ed esaltante. Quando i suoi compagni vengono feriti, Pavel decide
di continuare la caccia da solo, ma non sa ancora che la vera identità del fuggitivo, una volta scoperta, sarà
capace di sconvolgere la sua vita. Un corpo a corpo ai confini del mondo e del tempo fra
un soldato sfinito e sua preda misteriosa, un’esaltante esplorazione geografica e sentimentale: la palpitante
avventura di una lunga caccia all’uomo mentre all’orizzonte sorge un arcipelago, dove forse un’altra
vita, nell’eterna fragilità dell’amore, sarà possibile.

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