Reincarnation Blues

Milo è stato un grillo, un soldato, una vedova, un albero e altre cose.
Si è reincarnato 9.995 volte per riunirsi al suo unico vero amore: la Morte.
Ma ora le sue vite stanno per finire.

Neil Gaiman, Kurt Vonnegut, Douglas Adams, ecco i numi tutelari di questa straordinaria cavalcata attraverso il tempo e lo spazio, dall'antica India allo spazio profondo, dall'Italia rinascimentale al futuro extrasolare.

Al centro di questo romanzo, in cui la fantasia e l’immaginazione regnano sovrane, troviamo Milo, un’anima davvero antica: ha già vissuto 9.995 volte e non ha nessuna intenzione di smettere. Anziché cercare di raggiungere la perfezione, il nirvana, che gli sembra una cosa piuttosto noiosa, preferisce continuare a vivere una vita dopo l’altra rimanendo nel ciclo della reincarnazione, così da poter continuare la sua relazione con la Morte (o "Suzie", come preferisce essere chiamata). Ciò che Milo ancora non sa è che le anime non sono eterne: si sta rapidamente avvicinando il momento in cui sarà cancellato per sempre, se non raggiungerà la perfezione. Avrà solo altre cinque vite per provarci, e gli serviranno tutte per riuscire a salvare se stesso e, forse, l’intero genere umano. Reincarnation Blues ci porta dall'antica India a una colonia penale posta su una lontana galassia del futuro, con soste a Vienna, sul Sole e nell'Ohio. Vivendo ogni tipo di esistenza immaginabile, Milo avrà la possibilità di sperimentare cosa rende perfetta una persona e in cosa consistono veramente il successo e l'amore.

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Mangialibri

Reincarnation bluesMangialibri

La prima vita Milo l’ha consumata circa nel 2600 A.C. presso il fiume Indo. Dopo la morte in età giovanile si è reincarnato oltre novemila volte, vivendo esistenze di ogni genere e affrontando morti piacevoli o cruente: è morto congelato, è affogato, è stato dilaniato da uno squalo, è morto nel pieno di un orgasmo, lanciato da una catapulta, è stato giustiziato in modi Leggi tutta la recensione

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