Tutto quello che non serve è un romanzo ambientato nel mondo della finanza. La storia ha due personaggi principali: Daniele e Riccardo. Estremamente diversi, quasi opposti per background culturale, indole e aspirazioni, si ritrovano colleghi alla Sterling Investment Bank. Daniele è un matematico pieno di talento, con alle spalle una storia d’amore terminata all’improvviso senza perché. Cerca la logica in ogni cosa e trova nei numeri e nelle formule matematiche quell’equilibrio che gli sfugge nella vita. Riccardo, invece, è un trader cinico e determinato a ottenere successo sul lavoro, costi quel che costi. La sua filosofia di vita lo condurrà a fare delle scelte in cui il rischio diventerà un’indispensabile adrenalina di cui non riuscirà più a fare a meno. Sullo sfondo della crisi greca e delle speculazioni sui mercati internazionali, le loro esistenze si intrecciano tra cambiamenti, successi e fallimenti. In un crescendo di pathos, tra climax psicologici ed emotivi, Valerio Baselli racconta le dinamiche del mondo finanziario con straordinaria semplicità e ci conduce in un universo spietato in cui ogni decisione implica un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri.
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Tutto quello che non serve è un romanzo rivolto a un pubblico ampio, ma non giovanissimo, che ne apprezzerà l’attualità, l’incursione in un mondo –quello della finanza- che così tanto influisce sulle nostre vite, la cura nella costruzione dei personaggi,nonché la riflessione problematica sul senso dell’esistenza, che si concentra da un lato sul peso del rischio e dall’altro sulla difficoltà di fare pulizia nella propria vita, eliminando l’irrilevante. Esigenza quest’ultima che si riflette anche a livello stilistico in una scrittura fluida e asciutta che assai poco concede al superfluo.
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