Salita Gatto

Sfogliando le pagine di questo romanzo, è come se aprissimo una porta e facessimo un salto nel passato. Siamo nel periodo a cavallo della Seconda guerra mondiale e la vita in un piccolo paese della Sicilia scorre lenta e monotona come da sempre, poco toccata dagli eventi bellici. Il paese di pescatori si chiama Villaggio Pace, proprio lungo la costa nord della città di Messina, e qui il tempo scorre lento e monotono e quel poco che accade è fortemente regolato da usi, costumi e tradizioni che condizionano il vivere e il convivere dei suoi abitanti. Il protagonista, Giovanni, descrive quella vita attraverso le vicende della sua famiglia. I cambiamenti tuttavia arrivano, sia pure lentamente, sconvolgendo l’esistenza e le abitudini dei suoi abitanti. Giovanni ci descrive con minuzia di particolari quale era la vita prima della guerra, come è cambiata dopo e gli effetti che ha avuto sulla gioventù di allora, quella gioventù che negli anni Cinquanta si è incamminata verso il Nord, portandosi dietro solo una valigia piena di speranze e di paure. E per la generazione dei figli, e ancor più per quella dei nipoti, è difficile, se non impossibile, immaginare come si viveva allora, ma solo conoscendo il passato si può capire il presente. 

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