Il potere dei realisti: Perché l’ottimismo non basta per farsi strada

Come mai, nonostante il nostro slancio e la nostra passione, un obiettivo ci sfugge di mano? E, perché, mentre tutti ci dicono “calma, andrà bene”, alla fine invece va male? E, ancora, perché l’universo – al contrario di quanto taluni sostengono – non risponde come una calamita alla nostra “intenzione focalizzata” e non ne vuole sapere di ubbidirci, lasciandoci lì, frustrati e delusi?
Il pensiero positivo e l’ottimismo sono certo buoni punti di partenza per affrontare le sfide della vita, le neuroscienze lo confermano. Ma non bastano. La realtà, di fatto, non gira attorno ai nostri desideri. Funziona secondo le sue leggi, è fatta di “fatti”. Se li si ignora, ne derivano “mappe” fuorvianti e, a quel punto, non c’è pensiero positivo che basti o “legge dell’attrazione” che tenga.
Ciò che serve è essere “realisti”! Il realista non tradisce la realtà. La guarda in faccia e su di essa aggiusta la sua visione e la sua strategia. Non rinuncia al potere dell’immaginazione, ma ha fatto sua la lezione del metodo scientifico. Non è uno “scienziato” della vita, perché sa benissimo che l’esistenza non è riducibile a formule. E, tuttavia, conscio della sua vulnerabilità, si attrezza al meglio, impara a leggere la realtà con chiarezza, identifica con rigore una visione e una meta, costruisce un progetto e si adopera con tenacia e competenza a realizzarlo. Così riesce a mettere solide fondamenta ai suoi sogni e a reindirizzare la realtà verso i suoi obiettivi. Esercitare il “potere dei realisti” è ciò che chiude il cerchio per vivere in pienezza, e questo libro, recuperando gli insegnamenti che ci consegnano le neuroscienze, la psicologia e la filosofia, indica la via per farlo.

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