IL REGNO DI MEZZO: LA PRIMA BATTAGLIA



Interagendo con vari eventi, quotidianamente, nella vita reale, si crea l’illusione, altre volte la realtà di non essere soli. Certo, vita reale suona quasi come una inutile ripetizione. Ma riflettendo, chi di noi non ha un alias, un nickname e/o non sogna ad occhi chiusi ed aperti, anche di essere qualcun altro? L'era moderna ha prodotto un risultato sorprendente ed inquietante allo stesso tempo: Ha permesso ad ognuno la percezione e la conduzione di più vite in nuove realtà. Ad esempio, alcune sono la realtà dell'umana condizione, la realtà virtuale, quella di ruolo nei giochi, oppure l'isolamento volontario ed involontario.
Tutte con le loro molteplici conseguenze, alle volte catastrofiche. Si può infatti essere attratti e rimanere intrappolati solo da una di queste condizioni e rifuggire le altre, impauriti o spavaldi. Stiamo parlando di atti frutto della nostra volontà individuale che ci catapultano nello spazio infinito delle scelte. Atti volontari con i quali ogni essere umano crea, distrugge, modifica immancabilmente il suo cammino...
'Ma se il destino ci portasse a vedere annientate le nostre scelte, o di converso poterle annientare a tutti; faremmo comunque la cosa giusta?'
Durante questi ultimi quattro secoli, alcuni uomini audaci, hanno potuto modificare il nostro destino combattendo il bene ed il male che creavano. Nulla ancora, a tutt'oggi è deciso!


Curioso scrutatore della natura intera,
ho conosciuto dell’universo il principio e la fine,
ho visto l’oro in potenza in fondo alla sua miniera,
ho carpito la sua natura e sorpreso il suo fermento.

Spiegai per quale processo l’anima nel grembo di una madre,
fa la sua casa, la trascina, e come un seme di vite
messo vicino a un chicco di grano, sotto l’umida polvere;
l’uno pianta e l’altro ceppo, sono il pane e il vino.

Niente c’era, Dio volle, niente diviene qualche cosa,
ne dubitavo, cercai su cosa l’universo posasse,
nulla conservò l’equilibrio e servì da sostegno.

Infine, con il peso dell’elogio e del biasimo,
Io pesai l’Eterno, Egli chiamò la mia anima
Io morii, L’adorai, non seppi più nulla.

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