Bushido: l'anima del Giappone

Il Bushi-do, che significa letteralmente “via del guerriero”, è il codice morale che i cavalieri dovevano osservare nella vita quotidiana e nell’esercizio della loro professione. Non è scritto – tutt’al più è codificato in alcune massime trasmesse oralmente o fissate su carta da qualche famoso saggio o guerriero – tuttavia possiede una forza assai più potente dell’esempio concreto e di una legge scritta sulle tavole del cuore. Non è il parto di una sola mente, né è nato dall’esperienza di vita di un singolo personaggio: si è sviluppato in modo piuttosto organico nel corso dei secoli all’interno della casta militare.
I suoi concetti cardine – rettitudine, coraggio, audacia, sopportazione, benevolenza, empatia, cortesia, sincerità, onore, lealtà, autocontrollo – sono stati spiegati agli occidentali magistralmente, più di cento anni fa, da questo trattato che è ancora oggi è il punto di riferimento per comprendere il Giappone antico e moderno, le arti marziali e il mondo dei samurai.

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Bushido è il nome con cui, soprattutto a partire dall’Ottocento, in Giappone si indica "la via del guerriero", un insieme di precetti morali rivolti ai samurai: norme pratiche e atteggiamenti spirituali cui un vero guerriero avrebbe dovuto ispirare i propri comportamenti. Una sorta di codice cavalleresco orientale. Siamo nel 1899. Il Giappone, aperto al mondo già...