Io ti salverò: Il coraggio di una madre in guerra contro l'Isis per ritrovare sua figlia

Da quando non ha più notizie di sua figlia, Laurence tiene un diario. Solo la scrittura le impedisce di soccombere al dolore che la consuma, alla collera che prova verso se stessa per non aver capito niente, per non essersi accorta di quello che stava succedendo nella vita e nella mente di sua figlia Éléa, che a soli sedici anni è partita per la Siria, reclutata dall'Isis. Éléa non era un'adolescente problematica, non frequentava cattive compagnie, aveva un buon rapporto con i genitori, che l'hanno cresciuta nel nome della libertà e dell'apertura mentale. Mai si sarebbero immaginati che il fondamentalismo islamico fosse da includere nella lista dei pericoli da temere per i propri figli. Mai avrebbero pensato che il carattere idealista e sognatore di Éléa potesse renderla preda della rete insidiosa che l'Isis tesse su internet: con falsi profili Facebook inneggianti alla pace, o con video che ipnotizzano le menti tramite una retorica perversa e bugiarda.
Alle pagine dolenti e coraggiose di Laurence si alternano quelle del diario di Éléa, scritte un anno prima ma trovate dalla madre solo ora. Leggerle è scoprire come una ragazza così solare e «normale» abbia potuto barattare sogni, amicizie e amore con la manipolazione, la sottomissione, l'estremismo, fino a ripudiare - al limite dell'odio - la sua vita, il suo mondo, la sua famiglia.
Con una narrazione a più voci, intensa e travolgente, Émilie Frèche ci cala nel cuore di un tema drammaticamente attuale, e sempre più vicino a noi: la radicalizzazione islamica di giovani occidentali. Restituendoci il punto di vista solitamente trascurato dalla cronaca: il lato più intimo e toccante di questo dramma. Dove spicca, su tutto, l'amore inesauribile di una madre, disposta a qualunque cosa pur di salvare sua figlia.

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