Ho fatto centro (Iride)

Oscar De Pellegrin è un uomo che lascia il segno. E che fa centro. Nonostante le avversità della vita. O forse proprio per la spinta innata che prova nel superarle. Avviato a una vita ordinaria e probabilmente felice, sopravvive a un grave incidente sul lavoro ma perde l’uso delle gambe. Si rimbocca le maniche, corona il suo sogno d’amore e non si ferma più: scopre lo sport, fonda un’associazione, si schiera sempre dalla parte di chi è meno fortunato e scopre nel tiro con l’arco una passione viscerale, imprescindibile da tutto. Una passione che lo porta a confrontarsi con tutti i suoi limiti, vecchi e nuovi, e a bruciare tutte le tappe di uno sport difficile, tecnico e meraviglioso, fino a laurearsi Campione Paralimpico sia a squadre che individuale. Plurititolato, protagonista di record italiani e mondiali, tedoforo olimpico, recordman iscritto nel Guinness dei Primati, dopo il trionfo Paralimpico individuale Oscar si è messo a disposizione del suo sport lavorando infaticabilmente per la Federazione italiana tiro con l’arco. Oscar continua a fare centro, non si ferma mai e prova sempre ad andare oltre i suoi limiti. Come gli suggerisce il cuore.
“Grazie di cuore Oscar per quell’oro a Londra, energia pura nel regalo impagabile della tua magnifica forza, ricordo per sempre tra i più belli della mia vita!”. (Lorenzo Roata)
“Le barriere architettoniche si abbattono con un secchio di calce…
Sono la barriere mentali quelle difficili da abbattere.
(Oscar De Pellegrin)
“Oscar non è un uomo qualunque. È un campione, un gigante del nostro mondo, ambasciatore di un messaggio straordinario”. (Giovanni Malagò)
“Grazie di questo libro, ultimo capitolo di un viaggio che ora passa attraverso le Unità Spinali e ha ancora tante primavere da raccontare e nuovi romanzi appassionanti da scrivere, senza la parola fine.” (Luca Pancalli)
“Oscar De Pellegrin è stato uno dei più grandi atleti dello sport italiano e il tiro con l’arco gli sarà eternamente grato per quanto ha fatto attraverso le sue imprese agonistiche sulle linee di tiro di tutto il mondo”. (Mario Scarzella)
“Queste pagine, che non celebrano i trionfi o fanno a pugni col Destino, raccontano, invece, la storia di un uomo che, seduto su una sedia a rotelle ma sempre in piedi di fronte alla vita, ha saputo mettere a fuoco e centrare i propri bersagli”. (Dario Ricci)
“È compito arduo, al limite dell’impossibile, scegliere quale sia il momento più adatto per fotografare la storia di Oscar. Gli apogei agonistici, il lavoro dirigenziale, l’impegno nel sociale, sono altrettanti punti fermi”. (Silvano Cavallet)

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