Fg da zero: Manuale di seduzione per seduttori da incubo

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Fg da zero: Manuale di seduzione per seduttori da incubo
Autore
Time Lord
Editore
Time Lord
Pubblicazione
23/01/2018
Categorie
Questo libro è dedicato agli sfgti. 
D’ora in avanti definirò gli sfgti con la sigla “mdf”, ovvero “morti di fga”, decisamente più moderna.
Il mdf ha un’altra caratteristica peculiare: non solo la fg la vede si e no col binocolo, ma soprattutto se ne fa un cruccio notevole, ogni volta che ne vede una sbava e scalpita, vorrebbe ma non può. Perché in verità esistono anche molti che, pur non essendo dei super-seduttori, pur non avendo fidanzate intorno, pur non essendo particolarmente ambiti dalle donne, però vivono serenamente le loro esistenze occupandosi di altro e trovando altre forme di soddisfazione. Questi non sono mdf: anche perché, grazie alla loro serenità d’animo, pur non essendo dei fulmini di guerra con l’altro sesso hanno sicuramente maggiori probabilità di accoppiarsi rispetto ai mdf. 
I manuali su come trattare le donne esistono da tempo immemorabile, ma la loro efficacia è sempre stata relativa. Recentemente hanno preso piede anche i corsi di seduzione, spesso tenuti da abili “P.U.A.” (ovvero “pick up artists”, cioè “artisti del rimorchio”, l’esatto opposto del mdf), magari danno anche delle buone idee, ma il difetto sta sempre nel manico, ovvero: il mdf, causa la sua forma mentis, fa spesso una fatica enorme ad applicare i consigli e i suoi sforzi rischiano perennemente di ottenere il risultato opposto.
Io qui voglio tentare un approccio più estremo: ovvero, tenere conto del fatto che non mi sto rivolgendo a persone di media capacità seduttiva ma, appunto, a mdf che devono partire da zero e per i quali nulla è scontato. Non che i vari PUA che tengono certi corsi non sappiano a chi si rivolgono: è evidente che se devi fare un corso per imparare comportamenti che dovrebbero (dovrebbero) essere istintivi, tanto messo bene non lo sei. Ma il maestro PUA ha forse due limiti:
1) in quanto PUA, non ha una reale percezione di ciò che si agita nella mente del mdf;
2) l’approccio inevitabile e apparentemente logico è insegnare COSA FARE, partendo dal presupposto che il mdf abbia perso (o mai acquisito) le necessarie cognizioni per la seduzione e che sia necessario insegnargliele daccapo.
Io invece voglio tentare una strada alternativa: la mia teoria è infatti che tutti, grosso modo, le capacità seduttive le possiamo avere, in maggiore o minor misura, ma che per vari e sfortunati eventi le abbiamo “sepolte” sotto una serie di inibizioni, complessi, falsi miti e chissà che altro. Pertanto, la prima cosa a mio vedere necessaria non è imparare COSA FARE ma COSA NON FARE, e liberare la mente da tutti quegli orpelli che ci impediscono di combinare qualcosa di buono con una donna. In altre parole, sono convinto che una donna possa esserci per tutti, si tratta solo
1) di rendersene conto, 2) di non guastare tutto quando la incontriamo.

 

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