Come approcciarsi a un genere cinematografico che mette al centro della sua stessa esistenza concetti terribili quali distruzione, morte, situazioni disperate, il tracollo della civiltà alla luce impietosa dei lampi della battaglia, la stigmatizzazione dell'animo più nero e vergognoso della natura umana? Il concetto da cui partire è considerare il cinema di guerra come un cinema della memoria, spettacolare e truce al tempo stesso, rimarcante un istinto fortemente connaturato al genere umano: la pulsione al predominio violento sull'altro. Michele Tetro e Stefano Di Marino analizzano il cinema bellico attraverso i tempi, la storia, i temi portanti, le figure iconiche, gli scenari, i contesti, le interpretazioni, la spettacolarità e le ideologie. Tutto questo senza dimenticare valenze quali eroismo, dedizione, coraggio, forza, volontà, impegno e fervore per la causa della vittoria. arricchito da accurate ricostruzioni storiche, il volume ripropone anche gli scenari bellici più importanti del XX secolo: dai conflitti della Grande Guerra alle tante battaglie combattute per procura in ogni angolo del mondo, dalle operazioni di massa della Seconda guerra mondiale alla "sporca guerra" in Vietnam, dal delicato equilibrio della Guerra Fredda alla guerra del Golfo e alla lotta al terrorismo, fino alle guerre "di fantasia", filtrate attraverso gli stilemi fantastico-fantascientifici del cinema.
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Michele Tetro e Stefano Di Marino, scrittori e saggisti che già insieme si sono cimentati con una altrettanto monumentale Guida al cinema western, si dedicano ora a un’attenta, aggiornatissima (si fa riferimento anche al più che recente, e ottimo, Dunkirk di Nolan) e accurata disamina, caratterizzata da una considerevole bibliografia, da molte e belle immagini e da un notevolissimo indice dei nomi e dei film citati – circa mille – nonché ulteriormente impreziosita dagli approfondimenti storici di Danilo Oberti, di un’altra cinematografia di genere, quella di guerra.
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