Il seno del destino (poesia)

Questa scrittura che vi propongo su Amazon ha 23 anni. L'età di una donna che si affaccia al mondo, autonoma, per quanto possibile.
Il seno del destino è un lamento che accompagna l’agonia della Madre.
E’ un manifesto contro l’accanimento terapeutico.
E’ un inno alchemico alla Montagna.
Il seno del destino è iniziato nei giorni immediatamente successivi all’ingresso in coma di mia madre. Nel piccolo quaderno portatile la scrittura è fluita piena di muco e scorie fino al giorno della sua sepoltura. Ho scritto prevalentemente in ospedale, piccole parti nella casa natale, in collina, a Crespano del Grappa e un passo in alta montagna, sotto le Pale di San Martino.
Il testo, magmatico, ossessivo, come un incubo, della prima stesura ha dovuto fare i conti con letture ad alta voce e un lavoro di pulizia. Il maestro Andrea Zanzotto, che ringrazio, mi ha scritto nel novembre del ‘94 che il testo era “colmo di autenticità”, ma andava lasciato decantare per trovare il distacco dal dolore, necessario per una revisione costruttiva.
Ho lasciato passare mesi e in varie fasi l’ho ridotto e distillato.
All’interno del testo ho individuato 5 registri, 5 tonalità che sono state evidenziate dalla scelta di 5 differenti caratteri.
Il Times New Roman è diventato il carattere dei dati concreti della situazione ed ha rappresentato gli aspetti tecnico-scientifici e medici. Il T.N.R. corsivo ha dato corpo alle sofferenze degli altri, i vicini di letto ed anche ai ricordi d’infanzia. Il Modern, senza grazie, si è prestato alle interrogazioni, alle riflessioni, alle formulazioni dei dubbi. Il Park Avenue ha risposto al carattere intimo e segreto delle questioni ”profonde”. Il Brush Script ha tradotto le verdi osservazioni della natura, il percepire la forza dell’energia vitale. Ora i caratteri possono pretendere altri nomi.
La continuità automatica della scrittura iniziale, incolonnata, è stata spezzata. Il testo si è andato riducendo in frammenti, in isole. Ha trovato una diversa distribuzione spaziale.
Il seno del destino comprende le immagini di tre mie opere visive che si riferiscono all’elemento femminile, materno, oggetto per me da sempre di attenzioni particolari.
É dedicato a tutti quelli che hanno vissuto il coma e sono o non sono tornati, ai conoscitori degli ospedali o di altri luoghi di dolore collettivo dove si colgono i sensi e i non sensi comuni; a chi è indifferente alla morte e a chi è differente. (1995)
“Questo libro è la testimonianza di una deflagrazione, quella d’un archetipo personale madre-morte”. Nicola Licciardello
Questo libro è la testimonianza di una fusione, quella dell’archetipo collettivo morte-madre.
Floriana Rigo, Novembre1996




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