Paradossi d'architettura: Diario "scorretto" di un urbanista globale

Con lo sguardo e l’esperienza di architetto e urbanista, Tano Lisciandra viaggia per lavoro e per piacere in Italia e all’estero. Osserva le combinazioni che si formano tra le architetture, gli spazi e la gente che li percorre. Con la mente e con lo sguardo attraversa piazze e luoghi che conservano un’ineffabile bellezza e si domanda come mai ancora oggi dopo secoli restiamo così appagati e lieti per quella vista. Sul presente e sulle recenti trasformazioni urbane invece l’osservazione si fa attenta, pungente e scanzonata. L’autore ricostruisce storie e figure di architetti controcorrente, riportando annotazioni tecniche e umane in forma di racconti - anche scorretti e paradossali - che rendono la lettura di questo testo non solo piacevole, ma profonda, acuta e sempre attuale.

Gaetano Lisciandra, nato nel 1947 e laureatosi all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1972, ha svolto attività professionale nel campo dell’urbanistica e dell’architettura. Socio effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica dal 1983, è stato presidente della Sezione Lombardia e membro del Consiglio Direttivo Nazionale. Ha collaborato con università italiane e straniere. Dal 1989 al 2000 ha tenuto a Como, come visiting professor, il corso di Storia urbana della School of Architecture dell’University of Southern California (diretto dal prof. Panos Koulermos). Per alcuni anni ha svolto corsi di progettazione urbana e architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e nel 1988 è stato nominato adjunt professor dalla School of Enviromental Design della California State Polytechnic University. Ha pubblicato diversi saggi e articoli su riviste di urbanistica e architettura. Per la rivista ‘Architetti’ ha curato una rubrica di riflessioni sulla disciplina e sulla professione dal titolo “Scorrettamente tuo”. Ha scritto una rievocazione in forma scenica della storia della Galleria Vittorio Emanuele di Milano e del suo progettista, Giuseppe Mengoni, e condotto per conto del Comune meneghino una ricerca sull’Archeologia Industriale a Milano che ha portato al censimento e alla catalogazione di 240 edifici e manufatti. Dal 2014 al 2016 è stato presidente della sezione lombarda INARCH, Istituto Nazionale di Architettura. E’ morto l'1 marzo 2016.

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