H24

2032: da 12 anni il Nuovo Tempo, con giornate di quarantotto ore, due albe e due tramonti scandisce il vivere quotidiano. Dal giorno della Rivoluzione, anni biologici e anni amministrativi rappresentano una società scissa, in cui gli esseri umani non sono più tali ma ingranaggi di un sistema dissociato, vischioso. Uomini e donne avvolti da colori sgargianti e artificiali che nascondono un mondo di plexiglas grigio, in cui giovani e giovanissimi sono spinti in un vortice di impegni giornalieri, scanditi da comunicazioni sempre più sintetiche; tirocini e percorsi formativi con tutor e docenti ologramma, servizio civile presso gli anziani, autoproclamatisi Padri del Benessere, una fitta agenda di feste in rete, scambi con moneta virtuale, pranzi a base di aromi, pubblicità e democrazia diretta sul web. Nauseata da questo vivere falso e innaturale, Giulia aderisce ad H24, un’organizzazione rivoluzionaria che vuole ricondurre il giorno alla sua durata originaria e comunica mediante viandanti fuggiti dalla Grecia in miseria e una voce che trasmette da Tangeri grazie a vecchi cellulari. Mancano solo quarantotto ore all’avvio della Rivoluzione del Tempo e Giulia ha una missione da compiere, atto estremo di una generazione che non ci sta a subire il furto del proprio futuro e che alla velocità imposta dalla gerontocrazia in decadimento oppone una vitale lentezza.

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