AKKAR: I SEI COMANDANTI DEL PIANETA
- Autore
- Attilio Pasquale Erazio Marchesi
- Pubblicazione
- 17/03/2018
- Categorie
Nasce da un sogno, ripetuto, che trova sublimazione nella scrittura.
Così prende avvio questo libro.
Poco per volta la trama si svela, con lo scrittore che cerca, per non dimenticare, di prenderne nota appena può, alcune volte in auto, altre nella hall di alberghi o nelle pause pranzo.
Alla fine ci vorranno più di due anni per completare l’opera.
Denso di avvenimenti, alcune volte drammatici, spesso ironico, stante il sottotitolo, ambientato in diversi Continenti, tra l’Africa e l’Europa, con molte divagazioni, anche culinarie, italiane.
Asia e Nord America fanno la loro parte.
La visione offerta della reale governance mondiale è fantasiosa oltre il limite della decenza: sei uomini detengono il potere assoluto sul pianeta e proprio per questo si limitano a controllarlo, senza alcuna gestione diretta, che per altro viene demandata agli uomini stessi, alla Società Civile.
Certo qualche paletto lo definiscono, ma sul gradino più alto del potere dove oltre non è più possibile salire, si apre una terrazza affacciata sul pianeta, e lì ci sono Loro.
L’autore lì immagina sorridenti, affatto rosi da smanie di protagonismo men che meno di potere, mentre volgono lo sguardo sui loro domini, con le mani appoggiate sulla ringhiera di questa immaginaria terrazza.
Scopriremo che come molto spesso accade, il mortale nemico è anche all’interno ed è lì che la battaglia sarà più cruenta.
Akkar e Lucy sono i due personaggi principali, il primo è il Comandante del Continente Africano, un nero con una certa dose di dna della feroce tribù dei Wasabi; la seconda, sua figlia, bianca per un gioco di cromosomi, nata dal matrimonio con una finlandese.
I due sono attorniati da uno stuolo di altri personaggi che interpretano vari ruoli nello scorrere dei capitoli: dal famoso stilista di Broni allo chef internazionale Alessandro Borghese, altri sempre di fantasia come Ndondo o Lopez, per non parlare dell’archistar Boeri.
Lee Tse Wang, il Comandante del Continente Asiatico, affiancato dal suo guerriero Hitto, è una figura che spesso ritroviamo nello scorrere delle pagine, quasi devoto a questa ragazzina bianca.
Assisteremo nel dipanarsi della trama alla crescita di quest’ultima, che da quindicenne, nel volgere di pochi secondi, diverrà ventiduenne, muovendosi con disinvoltura innata nel ruolo che assumerà.
Buona lettura.
Così prende avvio questo libro.
Poco per volta la trama si svela, con lo scrittore che cerca, per non dimenticare, di prenderne nota appena può, alcune volte in auto, altre nella hall di alberghi o nelle pause pranzo.
Alla fine ci vorranno più di due anni per completare l’opera.
Denso di avvenimenti, alcune volte drammatici, spesso ironico, stante il sottotitolo, ambientato in diversi Continenti, tra l’Africa e l’Europa, con molte divagazioni, anche culinarie, italiane.
Asia e Nord America fanno la loro parte.
La visione offerta della reale governance mondiale è fantasiosa oltre il limite della decenza: sei uomini detengono il potere assoluto sul pianeta e proprio per questo si limitano a controllarlo, senza alcuna gestione diretta, che per altro viene demandata agli uomini stessi, alla Società Civile.
Certo qualche paletto lo definiscono, ma sul gradino più alto del potere dove oltre non è più possibile salire, si apre una terrazza affacciata sul pianeta, e lì ci sono Loro.
L’autore lì immagina sorridenti, affatto rosi da smanie di protagonismo men che meno di potere, mentre volgono lo sguardo sui loro domini, con le mani appoggiate sulla ringhiera di questa immaginaria terrazza.
Scopriremo che come molto spesso accade, il mortale nemico è anche all’interno ed è lì che la battaglia sarà più cruenta.
Akkar e Lucy sono i due personaggi principali, il primo è il Comandante del Continente Africano, un nero con una certa dose di dna della feroce tribù dei Wasabi; la seconda, sua figlia, bianca per un gioco di cromosomi, nata dal matrimonio con una finlandese.
I due sono attorniati da uno stuolo di altri personaggi che interpretano vari ruoli nello scorrere dei capitoli: dal famoso stilista di Broni allo chef internazionale Alessandro Borghese, altri sempre di fantasia come Ndondo o Lopez, per non parlare dell’archistar Boeri.
Lee Tse Wang, il Comandante del Continente Asiatico, affiancato dal suo guerriero Hitto, è una figura che spesso ritroviamo nello scorrere delle pagine, quasi devoto a questa ragazzina bianca.
Assisteremo nel dipanarsi della trama alla crescita di quest’ultima, che da quindicenne, nel volgere di pochi secondi, diverrà ventiduenne, muovendosi con disinvoltura innata nel ruolo che assumerà.
Buona lettura.
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