Martina: La lotta coraggiosa di una guerriera sorridente

“Tutto quello che stiamo vivendo adesso, la malattia, i tumori, sono la conseguenza di tutte le cose che sono state fatte in precedenza con troppa leggerezza, di tutti i rifiuti tossici sotterrati nelle nostre terre, della terra dei fuochi e delle tante verità che vengono tutt’ora nascoste, dei tanti colpevoli che fanno parte di una politica corrotta.
A questi uomini senza coscienza voglio dire: grazie per averci riservato un futuro non proprio roseo; grazie per tutte le nottate tra vomito e nausea; grazie per il rumore assordante di una pompa chemioterapica che contribuisce alle notti già insonni; grazie per averci abbandonato a un destino non scelto da noi, ma da voi. Sì, da voi, perché grazie al Dio denaro ci avete tolto tutto. Che ci rimane? La rabbia, tanta rabbia. La rabbia per i tanti bambini che, come me, lottano, e per quelle mamme che da un momento all’altro vedono i propri figli andar via. Ciò che resta a quelle mamme è un lettino sempre in ordine, un posto a tavola sempre vuoto e un cuore oramai paragonabile a un puzzle che non può essere più ricomposto, perché a mancare è il pezzo principale: un figlio.
C’è bisogno di verità, c’è bisogno di sapere a cosa si va incontro. La mia non è solo una lotta contro la malattia, la mia è anche una lotta per la verità, la giustizia di un popolo stanco di veder morire sempre per la stessa causa. Nel cuore del nostro popolo e nel mio, rimane la speranza di un cambiamento, la speranza di una risposta da parte della società”.
“È strabiliante scoprire come i ragazzi, dai quali ci si aspetta fragilità, vulnerabilità, siano capaci di insegnare a noi adulti cosa  sia il senso del vivere”. (Maurizio Costanzo)
Con il patrocinio dell’AGOP

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