Scomparsi

Audra Kinney sta attraversando gli Stati Uniti a bordo della sua auto per fuggire da un marito violento e da un passato di dipendenza da droghe e alcol. Con lei i figli Sean e Louise, di dieci e sei anni. Lungo una strada desolata dell’Arizona, un banale controllo da parte dello sceriffo locale, Ronald Whiteside, prende ben presto una brutta piega: tra i bagagli viene trovato un sacchetto di marijuana. La donna viene arrestata, mentre Sean e Louise sono affidati alla vice di Whiteside. Una volta in cella, Audra scopre che la sua difficile situazione è destinata a trasformarsi nel peggior incubo di un genitore: quando chiede dei suoi figli, lo sceriffo nega di averli visti sull’auto. Ben presto giungono sul posto sia l’FBI sia i media, convinti che lei li abbia uccisi. Nessuno crede alla sua innocenza, tranne Danny Lee, un sinoamericano di San Francisco che apprende della vicenda dalla televisione. L’uomo si imbarca su un volo per l’Arizona per aiutare Audra e, soprattutto, per fare chiarezza sulla scomparsa di sua figlia, avvenuta cinque anni prima in circostanze analoghe. Nonostante il suo passato violento, Danny Lee rappresenta per Audra l’unica speranza di scoprire la verità e ritrovare Sean e Louise prima che sia troppo tardi.

Audra si avvicinò alle sbarre, le afferrò. Guardò Whiteside negli occhi, a pochi centimetri di distanza dall’altra parte.
«La prego», disse, incapace di eliminare un tremito dalla voce. «Ho fatto tutto quello che mi ha detto. Ho collaborato. La prego, adesso mi dica dove sono i miei bambini.»
Whiteside la fissò.
«Quali bambini?»

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