La ragazza che brucia

«Messud è una narratrice eccezionale. Con la sua prosa amplifica e illumina il sentimento che lega le due protagoniste del romanzo. »
Los Angeles Times

«Messud è una maestra dell’introspezione psicologica. Un mystery ad alta tensione, in perfetto equilibrio tra detto e suggerito. »
Chicago Tribune

«Claire Messud è la scrittrice contemporanea che meglio esplora l’impalpabile transizione dall’infanzia all’adolescenza. »
The Wall Street Journal

«I personaggi di questa autrice sfuggono a ogni caratterizzazione e hanno una vita interiore molto sfaccettata e complessa. Claire Messud è arrivata molto prima della Elena Ferrante di L’amica geniale a raccontare storie come questa con insolita intensità. »
The New York Times Magazine

La storia è semplice, almeno in apparenza. Due bambine si frequentano e sono «migliori amiche» fin dall'asilo. A raccontare è una delle due, Julia, in prima persona. Julia appartiene a una buona famiglia della classe media, Cassie a un piccolo nucleo in difficoltà. E questo segnerà la loro amicizia nel passaggio dall'infanzia alla prima adolescenza.
Dice Messud, «Crescere significa imparare ad avere paura». Per Julia, crescendo, la paura viene dal mondo esterno, dalle storie di cronaca nera, ragazzine rapite, violentate, nascoste nel seminterrato, uccise; e anche dai comportamenti ostili dei compagni di scuola, o degli insegnanti, o di conoscenti occasionali. Per Cassie invece la paura è dentro casa. Bev, sua madre, infermiera single che cura soprattutto malati cronici e terminali, accetta la corte di un medico, Anders, di aspetto e comportamento inquietanti. Soprattutto per Cassie. Appena adolescente e molto bella, la ragazzina sospetta che quell'uomo abbia deciso di convivere con Bev per stare in realtà vicino a lei, e molestarla.
La vita delle due bambine, che negli anni dell'infanzia erano in simbiosi, e facevano giochi e spedizioni avventurose, immaginando e raccontando storie, dando prova di fantasia e coraggio, cambia radicalmente con l’arrivo delle due diverse «paure». E piano piano l'amicizia si sfalda. La vera crisi arriva quando Cassie scompare, e comincia la frenetica caccia della polizia a un'auto sulla quale è stata vista salire.
Scrittrice di provata bravura, Claire Messud riesce a trovare un perfetto equilibrio tra una trama che si fa via via più cupa e misteriosa, e il coming of age delle due amiche; tra le fantasie dell'infanzia e i timori o terrori dell'adolescenza. Senza che la narrazione perda consistenza e direzione; e senza che diventi pura suspense o pura speculazione psicologica. Messud dosa, precisa, rivela, trattiene, e la sua scrittura risulta alla fine semplice, elegante, delicata, limpida, anche quando esprime concetti complessi, cita i classici americani, o racconta episodi sottilmente inquietanti. Romanzi come questo possono venir letti a livelli diversi: per chi ama la letteratura sono fonte di vero godimento, per chi semplicemente ama le buone storie anche.

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