Il fantasma che guida: ovvero lo spettro autistico

Una storia che vuole essere una piccola e breve testimonianza delle difficoltà quotidiane che una famiglia incontra nella gestione del proprio figlio con spettro autistico. Ma anche una storia che è il racconto romanzato, delle avventure buffe e sconclusionate di quel bambino, Miki, delle sue difficoltà, della sua tristezza, della sua rabbia, della sua generosità. E infine una storia che vuole evidenziare alcune dinamiche che finiscono per stritolare sotto il peso delle incomprensioni e dei pregiudizi quei genitori che loro malgrado si trovano a dover affrontare e gestire un simile problema. Nessuno sceglie di avere un “fantasma che guida” per casa, ma una volta che questa situazione si verifica, le successive azioni e scelte determineranno il futuro e la qualità della vita del bambino. Per questo i genitori, le famiglie, meriterebbero di trovare all’interno della società civile altra accoglienza, altro rispetto, altro spazio da quello che comunemente viene riservato loro.

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