La Notte di Taranto: Intorno a una città e alla notte dell'11 novembre 1940
- Autore
- Roberto Perrone
- Editore
- Sylvalocifolia
- Pubblicazione
- 30/05/2018
- Categorie
La tensione che precede il temuto attacco, i preparativi e le polemiche sulle difese inadeguate della Base e dell'intera flotta, si intrecciano, per Gaetano, con la riscoperta critica della città, della sua storia e le sue trasformazioni – che egli percepisce come “perdite” – fin dall'arrivo della Marina a fine '800, che ne farà una “città/caserma”.
In quelle ore egli interroga anche sé stesso, il senso del suo essere soldato e le sue vere aspirazioni, il legame sempre più forte con la sua amata lontana. Mentre decide di lasciare la Marina, Gaetano tesse una ripartenza nelle sue vicende di vita, intrecciate coi nodi e i destini della città dei due mari, che egli vede ormai costretta «sotto il segno delle sue navi».
Si annodano così, al termine del viaggio, i fili di una intravista “Itaca” cui approdare, nel segno contrastato di un nóstos, un ritorno sì legato alla casa e agli affetti, ma anche volto a una più lunga gittata, verso il lettore di oggi: tutta dentro i problemi e le chiavi – più che mai attuali – del futuro della città stessa e del suo rapporto con la Marina Militare, oggi ormai da riscrivere profondamente.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Roberto Perrone
Un odore di toscano di Roberto Perrone
Attilio Toscano è grosso, fuma il sigaro, ama le battute, le moto, il buon cibo, il mare. E fa il poliziotto. Abita a Scilla, a 23 chilometri da Reggio Calabria. È capace di attirare due cose: i guai e le donne, non necessariamente in quest’ordine. Quando conosce Silvia Fantolin, la donna più bella che abbia mai incontrato, arrivano entrambi, insieme. Perché...
L'ultima volontà (Nero Rizzoli) (Le indagini di Annibale Canessa Vol. 3) di Roberto Perrone — Rizzoli
NERO RIZZOLI è LA BUSSOLA DEL NOIR FIRMATA RIZZOLI. Un ex brigatista rosso ammette in punto di morte di non aver compiuto la strage per cui ha scontato decenni di galera. Non è stato lui ad aver massacrato, nel 1986, tre carabinieri nella campagna emiliana. Una confessione al contrario che significa solo una cosa: i veri assassini sono ancora in libertà. E sono potenti. Hanno depistato, ...
L'estate degli inganni (Nero Rizzoli) (Le indagini di Annibale Canessa) di Roberto Perrone — Rizzoli
NERO RIZZOLI È LA BUSSOLA DEL NOIR FIRMATA RIZZOLI. Rischiare la pelle non è mai stato un problema per l'ex colonnello dei carabinieri Annibale Canessa , fin dai tempi in cui era ai vertici del Nucleo antiterrorismo, durante gli anni di piombo. Sguardo obliquo che incenerisce o seduce, implacabile charme da eroe solitario, "Carrarmato Canessa" sembra cambiato, adesso che divide la sua vita ...
Tradotta: 18 - 23 settembre 1943 di Roberto Perrone — Sylvalocifolia
Nel primo volume di questa serie, I giorni dell’Elba, sono state narrate le vicende del fante ventenne Carmine Perrino, in servizio nelle difese costiere dell’isola toscana durante le settimane che, dopo la caduta del fascismo, portarono all’armistizio dell’8 settembre 1943 e allo sbando del Regio Esercito. Dopo un tentativo di resistenza stroncato da un bombardamento aereo terroristico ...
I giorni dell'Elba: 25 lugio - 18 settembre 1943 di Roberto Perrone — Roberto Perrone
Carmine Perrino, 20 anni, fante mitragliere nel Regio Esercito, precipita come tanti nel vortice terribile dei “quarantacinque giorni” cruciali della storia italiana contemporanea, dal 25 luglio all’Armistizio dell’8 settembre 1943, in cui tutto crolla: il Regime fascista, lo Stato, la monarchia, le Forze Armate e la vecchia idea di Patria inculcata nel Ventennio. Mandato in servizio sull’Isola...
La seconda vita di Annibale Canessa di Roberto Perrone — RIZZOLI LIBRI
A quei tempi c'era una guerra. Lui era un soldato in divisa, eppure, allo stesso tempo, anche un battitore libero. Negli anni Settanta Annibale Canessa è stato l'uomo di punta nella lotta al terrorismo, quella combattuta in strada, dove le ideologie o i colori politici contavano zero, le pistole sparavano e troppa gente è rimasta a terra. "Carrarmato Canessa" lo chiamavano, perché era irruente...